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Molte le novità rispetto alla tragedia di Shakespeare che è stata ampiamente rappresentata sia sul grande schermo che sui palcoscenici teatrali. Addirittura sono state 40 le versioni cinematografiche di “Giulietta e Romeo”.
La miniserie di Canale 5 è un vero e proprio kolossal che abbandona la visione intimistica dei due sfortunati innamorati veronesi. Intanto la storia non è più ambientata nella città scaligera ma tra i borghi e le montagne del Trentino in inverno. Il notissimo e leggendario balcone al quale si affaccia Giulietta per ascoltare la dichiarazione di Romeo, è situato sulla facciata di un antico castello che domina una immensa vallata.
Anche la collocazione storica è differente: infatti l’amore di Romeo e Giulietta è statao catapultato in un Medioevo ghiacciato, crudele, pieno di insidie, di scontri ferici, di ipocrisie e naturalmente di lotte e di guerre senza fine. Protagonsite le due famiglie che si sono giurate odio eterno: i Montecchi ai quali appartiene Romeo e i Capuleti da cui discende la fragile Giulietta.
Questo spostamento di epoca storia è funzionale alla nuova identità della storia che è all’insegna di vari generi: oltre il fatto sentimentale, ci sono le imprese guerriere e quelle avventuristiche per i quali c’è bisogno di molte riprese in esterni. E in Trentino si è trovata la collocazione giusta per le lotte tra cavalieri che spesso sfociano anche nel genere western.
Molti i castelli del Trentino che sono stati utilizzati. le riprese si sono svolte in pieno inverno con le ampie sale assolutamente ghiacciate e prive di riscaldamento che hanno causato non pochi disagi agli attori.
Per quanto riguarda i personaggi ci sono novità rispetto alla classica vicenda shakespeariana. Innanzitutto il kolossal di Canale 5 porta in primo piano personaggi che in effetti non avevano molta importanza nella tragedia. Tra questi due in particolare: la sorella di Giulietta e il conte Paride che aspira alla sua mano. Ma anche la balia di Giulietta subisce una matamorfosi: non è più una vecchia donna dall’aspetto brutto e decrepico. E’ divenuta una donna piacente che assolve in ogni caso quel ruolo protettivo nei confronti della giovanissima e sfortunata fanciulla. A interpretarla Elena Sofia Ricci, reduce ai successi di Che Dio ci aiuti 3, che le conferisce una buona credibilità.
Fatto singolare: nella serie I Cesaroni la Ricci era la madre del personaggi di Alessandra Mastronardi. Ambedue avevano abbandonato il set per ritrovarsi in un contesto completamante differente ma in ruoli simili.
La Mastronardi, gratificata da un ruolo di grande spessore, ha così commentato la sua partecipazione: “non avrei mai immaginato che a 28 anni sarei stata in grado di calarmi nella parte di una giovanetta di 14 anni in meno”.
Nel cast anche Sandra Ceccarelli e Andy Luotto.