Lo speciale, condotto da Paolo Del Debbio, metterà a fuoco i retroscena dello scandalo Mafia Capitale che sta mettendo in ginocchio Roma e che è al centro delle attenzioni dei mass media non solo nazionali.
Lo schema della puntata speciale ricalca Quinta colonna: Del Debbio, attraverso documenti esclusivi, interviste inedite e ospiti in studio cercherà di fare chiarezza su quanto sta accadendo nel sottobosco politico romano. E ci saranno anche collegamenti esterni.
Quinta colonna, il talk show condotto ogni lunedì in prima serata da Paolo Del Debbio, aveva concluso il suo primo ciclo su Retequattro proprio sette giorni fa. Il riscontro di pubblico ottenuto dall’8 settembre al primo dicembre, era stato giudicato assolutamente positivo dai vertici Mediaset
{module Google richiamo interno} I responsabili di Retequattro snocciolavano i dati di ascolto: quasi un milione e mezzo di spettatori quando si è parlato di tasse. Stessa audience quando al centro della puntata si è discusso di sicurezza ed extracomunitari. Oltre un milione e 300 mila spettatori su disoccupazione e sfratti.
In un comunicato diramato all’indomani dell’interruzione natalizia del talk show, si diceva che “grazie ai temi caldi affrontati nella prima parte della stagione, Quinta Colonna, il programma di approfondimento settimanale condotto da Paolo Del Debbio ogni lunedì sera in prima serata, ha chiuso al vertice degli ascolti dei talk politici della tv italiana”.
Si faceva anche notare che “Quinta colonna aveva superato il diretto concorrente “Piazza Pulita” 12 volte su 12, ottenendo una media di 1.248.000 spettatori, risultando il secondo talk più visto della stagione (a soli 300.000 spettatori dalla vetta e con ascolti in costante crescita: +29% dalla puntata d’esordio del 8 settembre a lunedì 1 dicembre)”.
Il picco di ascolto si è registrato nella puntata del 24 novembre con 1.600.000 telespettatori, quando si parlava delle case occupate e gli sgomberi a Milano.
Dall’avvio di settembre fino al 1 settembre, “Quinta Colonna” ha ospitato trasversalmente i massimi esponenti dello scenario politico: da Renzi a Salvini, dalla Boschi alla Meloni, da Alfano alla Bindi e alla Carfagna. Tutti chiamati a confrontarsi, oltre che in una sorta di “faccia a faccia” con il conduttore, sui problemi reali della gente in piazza e a render conto dei temi di attualità.