La notizia fa certamente sorridere, eppure in questi giorni si mormora che il politico, reso celebre dalle imitazioni di Maurizio Crozza, abbia espresso il desiderio di essere ospitato da Carlo Conti al prossimo Festival.
In fondo l’anno scorso il comico del “paese delle meraviglie” era stato ospite di Sanremo,come anche due anni fa quando fu contestato da una piccola fetta di pubblico in sala. La presenza di Antonio Razzi ora si potrebbe considerare una sorta di emanazione del “potere di Crozza” che è stato in grado – attraverso le sue imitazioni nel programma Crozza nel paese delle meraviglie – di far assurgere il senatore allo status di vera e propria star.
{module Google richiamo interno} E a pensarci bene una sua eventuale ospitata non andrebbe considerata un banale capriccio: Razzi infatti ha già fatto il suo “debutto” nel mercato discografico con un singolo. Il brano in questione si intitola Famme canta’, una sorta de L’italiano di Toto Cutugno 2.0 concettualmente parlando (non se la prenda a male il buon Toto) e l’esponente di Forza Italia vorrebbe tanto poterla cantare durante la kermesse canora più famosa d’Italia.
Di seguito vi riportiamo il testo dell’inciso, il premio della Critica è dietro l’angolo: Famme canta’/ tira a campà/ E fammi sognare/ voglio solo un rimborso spese/ per arrivare a fine mese. Sentire un senatore che parla di difficoltà di arrivare a fine mese in un periodo come questo, però, è quantomeno inopportuno e di cattivo gusto, quindi per quel che riguarda le liriche Antonio Razzi ha ancora da lavorare.
Se non dovessero bastare questo piccolo stralcio e l’ascolto del brano (in rete è possibile rintracciarlo su YouTube) a convincere Carlo Conti, il conduttore del Festival potrebbe sempre lasciarsi intenerire dalla convincente giustificazione di Razzi sul motivo per cui dovrebbe essere invitato: “Gli Italiani amano la musica più di tutti, e ognuno sogna di poter arrivare sul palcoscenico di Sanremo” ha spiegato il senatore, che ha aggiunto: “Io credo che Carlo Conti mi dovrebbe invitare perchè se è previsto un gettone di presenza, io non lo prendo e lo devolvo in beneficenza”.
“Canta che ti passa”, verrebbe da dire. Ma forse, prima di dare libero sfogo alle velleità artistiche, sarebbe meglio tentare di aggiustare al più presto quelle due o tre cose che stanno facendo precipitare l’Italia. Per un karaoke tra amici, invece, c’è sempre tempo.