A oltre 50 anni dalla loro nascita artistica, i The Beatles continuano a suscitare l’interesse di generazioni di fan e appassionati della musica, oltre ad esercitare un innegabile fascino e influenza su un gran numero di musicisti dei giorni nostri.
Per questo motivo Rai Cultura, diretta da Silvia Calandrelli, trasmetterà il 5 gennaio su Rai Storia il documentario di Leslie Woodhead intitolato Come i Beatles sconvolsero il Cremlino, una sconosciuta e straordinaria riflessione su come il gruppo musicale ha contribuito a distruggere l’URSS.
La storia di questa pellicola in realtà inizia nel lontano agosto del 1962, quando il regista Leslie Woodhead dirige un cortometraggio di due minuti al Liverpool Cavern Club con un gruppo di giovani rocker che si fanno chiamare The Beatles e organizza la loro prima apparizione in diretta TV per uno spettacolo locale a Manchester.
Venticinque anni dopo, mentre è impegnato nella realizzazione di un film in Russia, Woodhead si rende conto di come i Beatles siano riusciti ad influenzare la vita di una gran quantità di ragazzi del posto, nonostante non abbiano mai avuto occasione di suonare nell’Unione Sovietica.
Leslie Woodhead decide così di dar vita a un documentario nel quale incontra una generazione di sovietici dei quali ascolta le storie su come i mitici “Fab Four” hanno cambiato la loro vita, Vladimir Putin e il vice premier Sergei Ivanov compresi. Durante la Guerra Fredda il potenziale sedizioso del rock and roll allarma le autorità sovietiche, i dischi di contrabbando dei Beatles (ma non solo) vengono distrutti e la loro musica vietata, eppure niente può arginare la grande ondata e il mito continua a crescere. Presto nascono migliaia di gruppi rock in tutta l’URSS che cercano di fare musica con chitarre fatte in casa.
Milioni di giovani si innamorano del rock and roll e dei Beatles, della cultura del nemico della Guerra Fredda e disertano emotivamente il sistema sovietico. Il quartetto che ha cambiato per sempre la storia della popular music, in un certo senso, ha preparato la via culturale per la caduta del muro di Berlino.
L’appuntamento dunque è per il 5 gennaio alle ore 22:30 su Rai Storia per un documentario che, mai come in questo caso, darà modo ai telespettatori di prendere coscienza di come la musica del gruppo inglese abbia fatto – è proprio il caso di dirlo – storia.