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Protagonista della vicenda è Luca Argentero, nel ruolo di un agente segreto che, insieme al suo colonnello Fontana (Andrea Tidona), si reca in Afghanistan per cercare di ottenere una tregua dai capi ribelli. «Per me si tratta di un’esperienza completamente nuova. Al cinema ho rivestito ruoli differenti, ma qui la storia apre una finestra sull’attualità e unisce guerra e amore», afferma Luca Argentero, che sarà al centro di un singolare legame sentimentale con una donna siriana. Continua Argentero: «Ragion di Stato è una serie di grande impatto emotivo che, per un caso fortuito, arriva sul piccolo schermo proprio in un periodo così travagliato dai recenti fatti di terrorismo. Oggi la sfiducia nelle istituzioni è elevata, e noi raccontiamo la ragion di Stato di persone che mettono a rischio al propria vita per aiutare i popoli in difficoltà. Inoltre -continua Argentero- la storia contiene un messaggio: evidenzia come si possono evitare gli scontri attraverso una serie di strumenti a disposizione dei governi. Insomma, il fine è cercare la pace».
Anna Foglietta interpreta il ruolo di Stella, un agente segreto addestrato particolarmente nella ricerca di persone scomparse. Sarà lei a dare un valido aiuto a Rosso quando Fontana cadrà nelle mani dei terroristi. L’attrice racconta: «La miniserie è anche una grande storia d’amore tra un esponente dei servizi segreti e una donna del Medioriente, moglie di un pericoloso boss. È l’incontro di due mondi, di due persone che partono con pregiudizi. Ma quando si soffermano ad approfondire la propria conoscenza, scoprono di avere in comune elementi mai immaginati. Il mio personaggio -continua Anna Foglietta- è una donna fredda, ben determinata, e ha una compagna perché è omosessuale».
Il regista Marco Pontecorvo rivela che quanto è raccontato in Ragion di Stato è davvero accaduto. In particolare si è messo in scena un aspetto poco conosciuto di alcune delicate operazioni, che mettono anche in evidenza come i servizi segreti del nostro Paese siano efficienti.
«Abbiamo militari impegnati in molte zone calde del pianeta, e la loro incolumità deriva in parte dai servizi segreti che fanno capo a quelle zone», afferma Andrea Tidona, il comandante dei servizi segreti Fontana nella fiction.
«Ci siamo ispirati a quanto riportano i giornali a proposito dell’ultima guerra in Iraq -confermano gli sceneggiatori– e non abbiamo dimenticato il caso di Nicola Calipari, l’esponente dei servizi segreti che morì colpito dagli americani nel corso della liberazione della giornalista Giuliana Sgrena».
Infine, Tinni Andreatta, responsabile di Rai Fiction, afferma: «Crediamo molto i questo prodotto, che all’inizio avrebbe dovuto essere una serie più lunga. Ma abbiamo trovato la maniera per raccontarla in sole due puntate. È una fiction in perfetta linea con la missione di servizio pubblico della Rai». La Andreatta sottolinea che il 2015 è iniziato in maniera estremamente positiva per Rai Uno: Un passo dal cielo con Terence Hill è stato infatti seguito da 7milioni 619mila spettatori.