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I ragazzi, visto l’alto budget dello show, hanno a disposizione qualsiasi elemento scenico per allestire le proprie performance: ecco dunque che il palco si trasforma in un circo, la scalinata si apre per una coreografia sui gradini, gli schermi si illuminano di effetti pensati per ciascuna esibizione. Un sogno per qualsiasi esordiente e non solo.
Bisogna però osservare che, a dispetto della patinata confezione, a differenza di talent come X Factor, i concorrenti si esibiscono davanti ad un pubblico non giovanissimo che non li incita né scalda a sufficienza. Tra un pullman che arriva da Colleferro, figuranti Rai, signore imbellettate, gli unici giovani in studio sono gli amici dei talenti in gara. Un perfetto microcosmo di quanto avviene poi il venerdì sera davanti allo schermo. Un pubblico che, secondo un addetto ai lavori in sala, deve sforzarsi di applaudire di più perché sembra quello di Superquark.
Quale riscontro può dunque trovare in una platea simile una sedicenne che fa il verso a Fergie dei Black Eyed Peas o un’altra che canta Roar di Kate Perry?
Non basta cantare e ballare però, i ragazzi devono dimostrare di saper intrattenere a tutti i livelli, perciò vengono sottoposti a prove quali, ad esempio, l’intervista di un ospite e il playback. È proprio in questo momento del programma che si inserisce Giancarlo Magalli, quale candidato presidenziale da intervistare in un’ipotetica trasmissione futura.
Come fossimo nel Letterman Show, gli schermi si tingono dello skyline di New York e il conduttore è pronto a parlare. A partire dalla sua candidatura, chiara spia del dissenso di chi ha votato: segno non tanto che la gente voglia Magalli al Quirinale, quanto che non voglia gli altri proposti nella lista.
Non vi anticipiamo i contenuti delle sue dichiarazioni, ma questa presenza sottolinea quanto a Forte Forte Forte si cerchi di risollevare le sorti dello show puntando anche su una certa dose di ironia e sul nazional- popolare.
Nel corso della puntata infatti, ci saranno anche diverse incursioni di Pierluigi, il ragazzo che venerdì scorso si era presentato fingendosi un venditore ambulante. Pierluigi approfitterà dei suoi ingressi per prendere in giro Ce la farò, brano al centro di sberleffi e parodie. In compenso, nonostante questa pacata dimostrazione di consapevolezza, a Forte Forte Forte gli autori perseverano con le canzoni.
Per l’eliminazione infatti, ne è prevista una destinata ad altrettanti sfottò. Buonista nella confezione ma crudele nella sua essenza, è agli eliminati che spetta intonarla; gli altri, a loro volta, cantano un ritornello in cui, sostanzialmente, ringraziano per essere stati più fortunati a questo turno.
Così, mentre il microfono tradisce i singhiozzi, ai due malcapitati spetta il compito di esibirsi fino alla fine, con la voce implacabilmente tremula. Immolati fino all’ultimo sull’altare della spettacolarizzazione. “Show must go on” e, pensandoci bene, anche questa è tv del dolore.