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Nina
Quando arriva, Nina si sente lontana anni luce dai Braccialetti Rossi, troppo presa ‐e a ragione ‐ dalla sua malattia. Ma grazie a Leo, che la sostiene e la guida nel difficile percorso, troverà il suo modo di reagire a quello che le sta succedendo.
Nina si appoggerà a Leo, e lo porterà involontariamente a sé, allontanandolo ora dal gruppo dei Braccialetti, ora da Cris. Ma lo fa senza malizia, senza intenzione: Nina e Leo sono due poli che si attraggono e si respingono. E la loro unione crea scompiglio e rompe equilibri. All’inizio Nina pensa che questi Braccialetti siano un po’ un gruppo di matti, fuori dal mondo, nemmeno troppo affidabili… poi, piano piano, conoscendoli, frequentandoli, comincia a capire l’unicità della loro unione.
E la forza che da quella unione scaturisce. E ne resta incantat
Bea
È la Bella Addormentata della nostra storia. Ma come la protagonista di una favola dei giorni nostri, s’è “addormentata” non per l’incantesimo di una strega, ma per colpa di un incidente in motorino ‐ e non s’è più svegliata. Non sappiamo cosa vede e cosa sente, ma anche se non parla sembra proprio che a un certo punto cominci ad ascoltare Rocco. Come la Bella Addormentata aspetta l’incantesimo che possa svegliarla da quel sonno profondo per riportarla nel mondo di qua, così Bea attende il suo Principe Azzurro. Sarà proprio Rocco quello che più di tutti si impegnerà perché lei si svegli, lui che ha vissuto un’esperienza simile e che può capire meglio di chiunque altro la sfida di Bea.
Flam
Flam arriva in ospedale sperando di realizzare il desiderio più grande: vedere. E nella speranza di concretizzare il suo sogno offre a tutti quelli che incontra la sua gentilezza, e il suo candore. Mai avrebbe immaginato di incontrare, proprio in un ospedale, un gruppo di ragazzi così speciali e accoglienti. Certo è proprio vero: uno gli amici se li fa proprio dove meno se lo aspetta. E non sono mai quelli che ti immagini. Come quello strano tipo, che vuol fare tanto il cattivo e il gradasso, ma è più spesso buffo e impacciato, certe volte parla una lingua che lei non capisce, ma del quale sente tutta la dolcezza e la generosità nascoste sotto l’apparenza del bullo. Che strano nome, poi: Chicco.
Chicco
Il classico coattello. Chicco è di origine filippina, ma sembra perfettamente integrato negli usi e costumi peggiori dei nostri ragazzi. Così è quando arriva all’ospedale, responsabile di aver causato un brutto incidente, per colpa del quale Bea è finita in coma. Ma l’ospedale sarà anche per lui un luogo di rinascita. Grazie alla conoscenza di Leo, Cris, Nina, Rocco e Toni, Chicco capirà che un tempo della sua vita è finito e bisogna voltare pagina: è arrivata l’ora di cambiare strada. Chicco comincerà a maturare, e imparerà ad affrontare i suoi sensi di colpa, una roba oscura che lui non avrebbe mai nemmeno immaginato di avere. Insomma il suo sarà un vero e proprio viaggio di redenzione: il brutto anatroccolo.
Qui le ultime anticipazioni sulla seconda stagione della serie. Il 28 dicembre 2014 Rai1 aveva iniziato a mandare in onda le repliche della prima stagione.