{module Banner sotto articoli}
La fiction ha colpito molto per il suo modo di raccontare la malattia in modo nè pietistico nè retorico ma evidenziando il coraggio e la dignità dei protagonisti. Oltre al prodotto televisivo c’è l’aspetto musicale che sta riscuotendo molto successo grazie ai brani inediti e non che compongono la soundtrack di Braccialetti Rossi.
Il pubblico della fiction è passato dal 20% della prima puntata al 27% di quella finale. L’età media del pubblico di Rai1 si è abbassata di 7 anni. Intorno ai Braccialetti si è creata una community e molti eventi collaterali, tra cui l’anteprima della prima puntata della nuova serie in un cinema di Milano la settimana scorsa.
Una delle novità della nuova stagione è l’apertura della piattaforma “Ray” dedicata al pubblico più giovane e ricca di contenuti esclusivi.
Braccialetti Rossi ha portato dei cambiamenti all’interno di Rai1, imponendole un nuovo modo di fare servizio pubblico: i protagonisti non sono stereotipati, hanno una bellezza diversa e hanno in comune con i loro coetanei i sogni e le difficoltà di rapportarsi alla realtà. E’ un microcosmo di valori e rapporti che racconta l’amicizia e la crisi delle realazioni interpersonali.
Niccolò Agliardi parla del progetto discografico legato a Braccialetti Rossi: “Per il secondo anno mi occupo di questa esperienza, il primo è stato una scommessa per tutti, quest’anno è stato più facile convincere anche altri artisti a partecipare al progetto. Devo però ammettere che già l’anno scorso abbiamo potuto contare su nomi di primo piano come Laura Pausini e Tiziano Ferro. Quando io avevo 18 anni i miei amici ascoltavano il punk, e io ero innamorato di De Gregori, Vecchioni e Paola Turci, che ora hanno accettato di far parte del progetto. E’ anche un modo per far conoscere ai giovani delle meravigliose e struggenti poesie”.
Vale e Leo quanta responsabilità sentite nell’interpretare storie così drammatiche?
Vale: E’ una grande responsabilità perchè dobbiamo interpretare storie non nostre e molto delicate. La cosa più bella è stato il riscontro di persone che hanno vissuto davvero quella realtà.
Leo: La responsabilità è quella di cercare di essere il più realistici possibile e la cosa più bella è stata vedere che i veri malati hanno apprezzato.
Leo, nella fiction sei il leader del gruppo. Sei così anche nella vita reale?
Alcune persone che mi conoscono dicono di sì. Ogni tanto mi ritrovo a dover fare il leader anche se non lo sono di natura.
Che cosa vi ha insegnato questa fiction?
Cris: Ad accettare la vita in tutte le sue sfumature e che il dolore fa parte dell’esistenza.
Rocco: Il coraggio e la forza di andare avanti. “Braccialetti Rossi” ha trasmesso la forza del demolire i muri che la sofferenza spesso erige.
Davide: Abbiamo voluto trasmettere la forza e la voglia di non smettere mai di lottare. E a quanto pare ci siamo riusciti. Spesso ci arrivano messaggi di ringraziamento da parte di chi soffre veramente.
Tony: Siamo stati messaggeri del fatto che chi è in difficoltà può affrontare la propria condizione con coraggio.
Qui: il destino di Leo. Qui i nuovi personaggi.