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Si apre con Malika Ayane, lodata da tutti i presenti. Limiti la rivorrebbe mora, mentre la Perego si complimenta per l’apparecchio portato con disinvoltura su un palco tanto importante: un messaggio positivo per tanti adolescenti.
Complimenti anche per Alex Britti: per Marinella Venegoni un musicista fuoriclasse come lui può permettersi anche di “stonacchiare”. secondo Marino Bartoletti invece, Britti è un grande bluesman prestato alla canzone italiana: la sua più grande soddisfazione dev’essere stata attaccare con un assolo blues davanti alla platea di Sanremo.
Entra quindi Giovanni Caccamo, apprezzato vincitore della categoria giovani. Si prosegue con Chiara Galiazzo. Secondo qualcuno la ragazza è finalmente tornata quella di prima: lei però risponde di non aver mai abbandonato il canto, anche mentre era la testimonial della Tim. «Non ho cambiato la mia voce, mi sono “recuperata”» afferma, e a chi le fa notare che il giallo è un colore impegnativo, ribatte che lo era anche quello che stavo facendo, perciò il vestito era a tono.
Tocca a Moreno, e per la seconda volta Marco Masini, unico artista in gara che entrava all’Ariston da vincitore del Festival. Ha voluto cantare la necessità di vivere, con un testo che presentava de riferimenti biografici.
Si esibiscono di nuovo anche gli idoli delle giovanissime Dear Jack, mentre il momento successivo è dedicato all’esibizione di Al Bano e Romina, proprio mentre su Canale 5 Barbara D’Urso sta intervistando i figli Crystel e Yari. Si discute dell’educazione “americana” di Romina, diversa rispetto a quella di Al Bano, che non lascia trasparire i sentimenti.
Si continua con gli artisti: Lara Fabian, introdotta dalla Perego come Laura, Biggio e Mandelli con la versione lenta al pianoforte di Vita d’inferno già proposta al DopoFestival.
Ancora: Bianca Atzei, liquidata subito dopo la sua esibizione, Irene Grandi e Nesli.ù
È dunque l’ora di Mauro Coruzzi e Grazia Di Michele: qualche giornalista ha detto loro che le persone non avrebbero capito il testo, ma Coruzzi pensa che non si possa dare così degli ignoranti agli italiani. E che, nel caso, esista anche il vocabolario.
Esce per la seconda volta pure Lorenzo Fragola, visto prima a L’Arena. Il vincitore di X Factor spiega che il pezzo era in realtà una canzone che aveva nel cassetto da diverso tempo; durante la trasmissione di Sky si è creata una sinergia con Fedez, che si è offerto di aiutarlo a completare il brano.
Secondo Canino la più intonata del Festival è stata Annalisa; di Nina Zilli invece, è stato notato il look. Ma lei non teme che l’abito releghi in secondo piano la canzone, perché la storia della musica è fatta anche di uscite plateali: l’abito con il mantello in particolare, le ricorda Diana Ross e le Supremes.
Alle 19.30, un applauditissimo Nek. Secondo classificato e vincitore della serata delle cover, quest’anno racconta di essersi voluto divertire.
Bartoletti sottolinea che ha conquistato il pubblico, la Zanicchi si complimenta per la voce e al Venegoni ricorda la tradizione per cui la seconda canzone classificata è quella che ottiene il successo. La puntata si conclude con Nek che esegue per la seconda volta Fatti avanti, amore.
I tre tenori de Il Volo hanno disertato il programma, partendo subito per il tour. La Perego si “vendica”, ammettendo che anche se la loro canzone è bella, lei in macchina ascolterebbe quella di Nek.
Appuntamento a domenica prossima, con un’altra puntata di Domenica In dedicata al Festival.