Anche The gilded age sarà una serie molto lunga, e lo stesso Fellowes ha annunciato che avrebbe concluso prima il suo impegno con Downton Abbey, di cui la quinta stagione in America è terminata domenica scorsa.
In un’intervista al New York Times, Fellowes ha annunciato ufficialmente le riprese dell’episodio pilota del suo ultimo lavoro. Ha anche detto che, quasi sicuramente, la sesta stagione di Downton Abbey sarà l’ultima. Per quanto riguarda invece la nuova serie, dovrebbe essere una sorta di Downton Abbey all’americana, di cui avrà la stessa eleganza e la stessa accuratezza della saga dei Crawley e dei loro servitori. Per la realizzazione, i consulenti sono stati scelti personalmente da Fellowes.
The gilded age è ambientata a New York nel tardo ‘800, in un’epoca che venne chiamata L’Età dell’oro, quando ci furono molti arricchimenti di borghesi e alcune famiglie aristocratiche dovettero fare i conti con questa nuova leadership. Un’età dell’oro che non coincide con quella dell’Europa, dove un simile cambiamento sociale è situato fra le due guerre mondiali.
Fellowes è apparso molto sicuro del progetto a cui sta lavorando: “I telespettatori americani hanno amato molto Downton Abbey, e sono certo che avranno lo stesso interesse per The gilded age. Io cerco di fare show televisivi che piacciano prima a me stesso. E quando leggo le sceneggiature sono il primo a chiedermi quanto può essere noiosa e quanto interessante. Da questo dipende la mia decisione di accorciare una scena oppure di continuare a tenerla in vita ancora per un po'”. Certo, ha ammesso l’autore di Downton Abbey, la saga dei Crawley non potrà andare avanti per sempre e dovrà a un certo punto finire. La conclusione più probabile sarà proprio con la sesta serie.
Se però si prova a chiedere a Fellowes se la serie avrà un finale positivo o meno, la risposta è: “La felicità è difficile da concepire quando c’è un dramma che va avanti. L’unica cosa che si può dire ai protagonisti di una serie simile, è chiedere se hanno avuto una buona giornata. Infatti Downton è una storia abbastanza turbolenta” . Ma l’autore anticipa anche ci saranno dei risvolti positivi per Violet e per altri due personaggi, Anna a Bates. Secondo l’autore, Anna è uno dei personaggi migliori della serie, e si è imposta nel corso delle stagioni nonostante abbia avuto un’infanzia molto difficile.
Qui i motivi del poco gradimento del pubblico italiano.