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Cominciamo con i nuovi appuntamenti all’esordio. Quale sarà l’argomento della puntata odierna?
Nella puntata dal titolo Cantiere Italia racconteremo la grande emergenza delle infrastrutture italiane. Il nostro punto di vista parte dall’Italia ma supera i confini nazionali: vogliamo capire i motivi per i quali le grandi opere che, all’estero si realizzano in tempi brevi, nel nostro Paese puntualmente si arenano dinanzi a problemi di varia natura, tra cui spiccano, in primo piano, la corruzione e l’intreccio tra politica e affari.
Un esempio?
La costruzione di un tunnel ferroviario tra Svizzera e Italia, è ancora bloccata, nella parte italiana, per problemi legati al ritrovamento di materiali tossici che le autorità elvetiche hanno risolto in tempi brevissimi. Ma di casi ce ne sono tanti e li documenteremo. Inoltre vogliamo capire i motivi per i quali le nostre aziende, professionalmente valide, all’estero funzionano perfettamente, mentre in Italia si bloccano sempre a causa della politica del “non fare”.
Spesso il confronto con l’estero è impietoso. Potrebbe derivarne un quadro catastrofico, fine a se stesso, non trova?
Assolutamente no. Obiettivo principe di Petrolio è individuare le possibili soluzioni e tutto quello che l’Italia può fare per superare l’atavica politica del “non fare”. Ad aiutarci ci sarà il professor Cantone. Noi, insomma vogliamo “estrarre il “petrolio italiano” ovvero sfruttare al massimo le ricchezze ancora poco valorizzate del nostro Paese. Petrolio è un programma propositivo, costruito sui fatti e sui reportage.
Per l’alta velocità, quali saranno le inchieste presentate?
Siamo andati in Giappone per verificare il perfetto funzionamento della rete ferroviaria: 3000 chilometri ad alta velocità in tutto il paese. Non solo, si sta sperimentando con successo, anche il treno a lievitazione magnetica lanciato a 500 Km orari. E tutto procede senza nessuna difficoltà.
Gli argomenti delle altre puntate?
Nel secondo appuntamento dal titolo Caccia al tesoro, torneremo a Pompei per documentare le condizioni della più importante area archeologica del mondo. Ma andremo anche a caccia di altri tesori artistici e culturali in Italia e nel mondo. Dai bottini di guerra, trafugati o distrutti dall’Isis in Siria e Libano, all’Iraq sicuro, dove i beni culturali ancora valgono qualcosa. E poi l’intrigo internazionale sul Carro Etrusco, il capolavoro diviso tra il museo di Fara Sabina e quello di Copenhagen e il thriller internazionale della Tavola Doria, un capolavoro Leonardesco arrivato sino a Tokyo, e ancora i tesori sommersi nel mare di Sicilia, tra Trapani e Mazara del Vallo.
Qualche altra anticipazione?
Andremo nella parte sicura dell’Iraq per cercare i collegamenti tra quanto sta accadendo e l’aspetto energetico, legato cioè al petrolio. Faremo un viaggio nella Silycon Valley dove incontreremo le maestranze italiane impegnate in ruoli chiave. E proporremo un singolare servizio con un confronto tra la Basilicata e la Norvegia dove ogni bambino, appena nato,si ritrova con 180 mila euro di credito.
Naturalmente non trascurerete l’Expò.
Il prossimo 4 maggio, in occasione dell’apertura, andrà in onda una puntata speciale dedicata ai temi dell’alimentazione e del food italiano. Parleremo di come all’estero, spesso, ci rubano i marchi più prestigiosi di prodotti made in Italy con ripercussioni negative sulla nostra credibilità e sull’economia. Insomma il programma vuole dialogare con il pubblico sui grandi temi di interesse a 360 gradi.
Petrolio torna in autunno, ma c’è la probabilità che possa approdare in estate in prima searta. E’ nelle vistre corde il prime time?
Certamente. L’esperimento potrebbe avvenire proprio nel corso della stagione calda, affrontando magari temi di grande attualità televisiva. Ad esempio, ci piacerebbe indagare sulle motivazioni che spingono i responsabili dei palinsesti a riempirli di programmi dedicati alla cronaca nera. Perchè il genere cattura tanto la curiosità del pubblico?
Petrolio è in onda dall’agosto 2013.