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Questa volta si occupa di mamme un po’ esagerate. Ci spiega come si comporterà?
L’idea è di dare una mano alle madri che pretendono di apparire sempre giovani, eccentriche, sexy e aggressive che, con questo comportamento, si pongono in competizione con le figlie. Queste ultime a loro volta, pur di non assomigliare alle loro madri, assumono uno stile dimesso e non valorizzano la propria bellezza. Tendono persino ad apparire più brutte.
Ma esistono davvero madri così?
Esistono e sono davvero molto vicine a noi. Nella mia visione, la madre per i figli deve essere un modello anche nello stile di vita e nell’abbigliamento. In compagnia del make up artist Giorgio Forgani, cerco di riavvicinare il mondo distorto delle madri e delle figlie tentando di farle incontrare sulla strada della comune comprensione.
E ci riesce sempre?
Si, la nostra missione va sempre a buon fine. Procediamo in questo modo: innanzitutto, in ogni puntata, presentiamo la famiglia protagonista, ovvero la madre e la figlia. Poi arrivo io a casa e sbircio nel guardaroba di ognuno. Mi creda, trovo le cose più assurde.
Successivamente ho un colloquio separato con la mamma e con la figlia, pongo loro domande anche insidiose per indurle a scoprirsi e svelare i motivi di tali comportamenti.
Passiamo alla fase in studio: che succede?
Qui c’è l’incontro con le persone che procederanno alla loro trasformazione. Ma prima io, in compagnia di ciascuna di loro, chiedo a persone comuni, incontrade per strada, che ne pensano del loro abbigliamento. Naturalmente i commenti saranno differenti e penalizzanti per entrambe.
Il ritorno in studio si conclude con la trasformazione di ognuna secondo un look appositamente studiato per loro. Solo alla fine ognuna vedrà la nuova versione dell’altra, e i commenti da parte di entrambe sono sempre positivi.
Che tipologia di madri e di figlie arrivano nel vostro programma?
Le mamme vanno dai 38 ai 55 anni, le ragazze dai 15-16 fino ai 28. Ma l’aspetto più interessante è la presa di coscienza del loro passato e la certezza di cambiare radicalmente, sia il comportamento che l’abbigliamento.
Al di fuori dei suoi programmi, non la vediamo mai in tv. Come mai?
L’ambiente in cui vivo è molto selettivo, e non voglio inquinarlo con presenze che tra l’altro non sono consone al mio carattere.
Qualunque apparizione televisiva al di fuori degli ambiti professionali, non mi servirebbe. Io non so ballare, non so esibirmi in altre discipline. Faccio il mio lavoro con grande amore, onestà, e soprattutto con un obiettivo, anzi due.
Ci spiega quali sono?
Il primo consiste nel far passare il seguente messaggio: l’eleganza non è soltanto nell’abbigliamento e nel look, non può essere mai separata dal senso etico e civico. Voglio portare in ogni programma una piccola pillola di saggezza, finalizzata a estendere la sobrietà in ogni settore della nostra vita quotidiana.
Il secondo messaggio è la consapevolezza che il vestito che indossiamo è l’immagine di noi stessi. Solo sentendoci a nostro agio in quello che indossiamo, riusciamo a esprimere il meglio della nostra professionalità.
Dopo Real Time e Ma come ti vesti, il factual è entrato anche nella tv generalista. Come lo spiega?
Era inevitabile, un passaggio obbligato. Ma il pubblico ha mostrato di gradire, come dimostra ad esempio il simpatico programma di Caterina Balivo Detto fatto. Noi però siamo stati i primi, originali e inimitabili. E a proposito, in autunno, sempre su Real Time, tornerò con la nuova edizione di Ma come ti vesti?
Progetti futuri più immediati?
A maggio va in onda la nuova stagione di Shopping night, con la quale gireremo l’Italia da Palermo in su.
Qui Carla Gozzi in “missione giovinezza!.