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Tra gli ospiti della prima puntata, Riotta avrà in studio il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Del Rio, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il Commissario Unico di Expo Giuseppe Sala e lo chef Heinz Beck. Proporrà, inoltre, due interviste all’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, e al presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera.
Saranno in tutto sette puntate nel corso delle quali l’ex direttore del Tg1 racconta le realtà italiane in un viaggio attraverso varie città Si parte, stasera, da Milano e naturalmente si parlerà di l’Expo. E’ anche l’occasione per puntare l’attenzione sul nostro paese che da un lato è la migliore economia d’Europa, con realtà che crescono più della Germania e, dall’altro, ha alcune realtà con performance peggiori della Grecia: così anticipa Gianni Riotta.
Il giornalista, dunque, si muove in Italia e la attraversa in tutta la sua lunghezza, dal parallelo 47 al parallelo 35 per mettere in evidenza quello che va male ma anche quello che invece va bene e rappresenta il fiore all’occhiello della nazione.
Le atmosfere a cui il programma si ispira sono quelle di ‘Milano, Italia’.
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Dice a proposito Riotta: “Milano, Italia fu inventato da Angelo Guglielmi in un periodo lontano. Era la fine della guerra fredda, c’era Tangentopoli, alcuni dei personaggi d’assalto di allora oggi sono ministri o ricoprono ruoli importanti nelle istituzioni. Questo è il bello della democrazia. In Italia c’è il problema di riuscire a trovare un punto di vista raziocinante in una comunicazione politica che è sempre più frenetica perché le notizie, che prima duravano più di un giorno e c’era chi correva in edicola a comprare il giornale per conoscere il risultato di una partita di calcio, oggi si consumano in fretta. Quando io mi sveglio la mattina e accendo il cellulare, non mi sono ancora alzato dal letto e, con Twitter, so già tutto quello che sta succedendo”.
Riotta, inoltre, punta ancora più in alto. Infatti dice: “proveremo a far capire che ci sono problemi che la prossima legislatura dovrà affrontare e che vanno oltre le dichiarazioni di Renzi e Berlusconi”.
Per quanto riguarda gli ascolti, Riotta e Andrea Vianello il direttore di Rai3, fanno notare: “il programma è un’inchiesta ed è rivolto a chi ci vuole seguire. Sono stato direttore del Tg1 e so bene come far alzare gli ascolti di 3 punti in dieci minuti ma non farò niente di tutto questo. ‘Milano, Italia’ è arrivato al 25-30% di share, un record. Stavolta dobbiamo provare a fare qualcosa che dia una mano al Paese”.
Inoltre viene ribadito che l’attuale “non sarà un’estate come tutte le altre. C’è il problema della Grecia e ci sono importanti scadenze in corso. E, comunque, quando si scommette sull’intelligenza e sull’attenzione del pubblico, non si perde mai. Noi gli daremo una materia complessa all’altezza della complessità del momento”. Entusiasta dell’arrivo di Riotta, il direttore Vianello che lo definisce uomo di “grande esperienza giornalistica e televisiva che, come pochi altri, sa relazionare quello che accade in Italia con ciò che accade all’estero. Con lui vogliamo recuperare anche il Sud che non è più raccontato nei programmi televisivi”.
Qui la conferenza stampa.