Le Amiche del sabato parte circa trenta minuti prima della concorrenza e l’apertura è dedicata al ricordo di Nelson Mandela. Trovata encomiabile, peccato che, dopo la clip, si torni in studio e ci si renda conto che il salottino delle ospiti di Lorella Landi (Floriana Secondi, Patrizia Pellegrino, Simona Izzo, Lory Del Santo) non sia proprio adatto per parlare di apartheid. Fortunatamente prende la parola solo la giornalista Rosanna Cancellieri che, dopo alcune considerazioni sulla figura del Madiba, spara una gaffe imbarazzante: “Mandela è stato un “Ghandi nero”. Primo ospite intervistato è Cristiano Malgioglio. Solita chiacchierata sulla sua carriera, solite domande sulle donne della musica italiana per cui ha scritto canzoni, solito immancabile teatrino trash attorno all’origine del brano “Gelato al cioccolato” introdotto da Simona Izzo che si dice stupita di non aver mai colto doppi sensi in quel brano. Piacevole il ricordo di Giuni Russo e conseguente standing ovation dello studio, ad eccezione della sola Lory Del Santo che non ha accennato ad alzarsi.
Non manca poi il talk promo per Ballando con le stelle (ieri sera la finale) ospitando Carolyne Smith, Paolo Belli e Massimo Boldi. Volendo sorvolare sulla conduzione, alquanto anonima, non si può non avere l’impressione di aver guardato il nulla, una trasmissione che vuole essere leggera (trattando di gossip), ma lo è a tal punto da risultare vuota. Nessuno spunto, se non qualche sporadica risata generata dai siparietti autonomi delle ospiti, ma prontamente interrotti dall’algida conduttrice.
Dall’altra parte della barricata, sull’ammiraglia del Biscione, la Toffanin comincia con lieve ritardo (Amici ha sforato di circa dieci minuti) il suo Verissimo. Un rotocalco settimanale che oramai si nutre, per osmosi, del successo della soap opera Il Segreto. Infatti dopo la solita e inutile intervista ad Elisabetta Canalis sulla sua “improbabile” vita da star internazionale ( con annessa promozione del suo Zelig1 e l’imbarazzante momento in cui conduttrice ed intervistata non concordavano sulla data di inizio del programma comico) Silvia Toffanin ospita, ancora una volta, una protagonista della soap spagnola, Alejandra Onieva che interpreta Soledad. Sembra si sia scatenata una vera e propria gara tra la D’Urso e la Toffanin a chi riesce a portare più attori della telenovela in Italia. Anche a Verissimo non è mancato il momento talk, si è parlato dei personaggi ‘cattivi’ delle principali fiction Mediaset con gli stessi attori presenti in studio. Sono poi seguite due interviste realizzate da Alvin ad Alessandro Siani e Checco Zalone.
Anche per Verissimo la ricerca della leggerezza sfocia in vera e propria inconsistenza televisiva. Inoltre la padrona di casa, nonostante sia da anni in tv, sembra ancora abbastanza impacciata nella conduzione. Unico spunto salvabile è lo spazio riservato alle storie di transizione di ragazzi e ragazze trans raccontate dal sottovalutato Jonathan Kashanian: bello il racconto della mamma e della nonna del protagonista di ieri, una toccante testimonianza contro l’omofobia.
Ma veniamo all’argomento centrale di ieri per entrambi i programmi: il caso Fico-Balotelli, riaperto dalla recente udienza del Tribunale di Brescia per la causa intentata dalla soubrette ai fini del riconoscimento della paternità della bambina. A Le amiche del sabato la Landi si trova costretta ad annunciare che la Fico ha dato forfait per la febbre della piccola Pia e che non ha voluto nemmeno presenziare tramite un collegamento da casa sua. La conduttrice sostiene di voler credere alla Fico, mentre tra gli ospiti Floriana insinua che sia un pretesto e che addirittura Raffaella potesse andare nella trasmissione concorrente. Quello che colpisce è la “grande solidarietà femminile” delle ospiti, tutte aspramente critiche verso la Fico e la presunta spettacolarizzazione della sua maternità e della storia col campione del Milan. A fare l’avvocato del diavolo ci pensa il solo Roberto Alessi, mentre decisamente spiazzante è la citazione improvvisa della Del Santo che, nel bel mezzo di una discussione sul nulla, prende parola scomodando addirittura Herman Hesse solo per dire che vanno ascoltate entrambe le parti in causa. Naturalmente l’effetto è stato di scatenare l’ilarità dello studio e delle opinioniste. Non manca la stoccata finale della Landi (forse piccata dall’assenza della Fico nonostante un contratto concluso) che pontifica sostenendo come fattibile, anche per personaggi famosi, la possibilità di risolvere faccende familiari in privato. La Pellegrino ne approfitta per sottolineare come la stessa Landi sia stata un esempio in questo.
A Verissimo invece,nonostante i promo andati in onda nei giorni scorsi che sembravano far presagire la presenza in studio di Mario Balotelli, anche questa settimana tutto si riduce ad una lettera inviata alla conduttrice (sabato scorso mittente era stato Fabrizio Corona) e dalla stessa letta in studio. Nella missiva Balotelli spiega di non gradire che ogni suo gesto venga strumentalizzato dalla tv e dai giornali e che, in Italia a differenza degli altri Paesi, la vita di una giovane celebrità si trasformi spesso in un “boomerang fastidioso”. Conclude con i saluti alla conduttrice che è disposto ad incontrare, ma lontano dalle telecamere. La Toffanin, evidentemente orgogliosa di cotanta considerazione, ne approfitta per l’ennesimo gossip, annunciando la fine della love story del campione con la fidanzata Fanny.
Dunque, un infotainment dimenticabile quello del sabato pomeriggio. Due trasmissioni che sembrano la naturale appendice di La Vita in Diretta e Pomeriggio5, ereditandone la frivolezza della cronaca rosa e la pesantezza della cronaca nera (quando presente), la tipologia di ospiti, la retorica dilagante e le inevitabili e frequenti derive trash.
E dire che il sabato ha sempre ispirato poeti del passato e cantanti di successo. Fortunatamente, però, né Leopardi né Baglioni si ritrovavano un sabato pomeriggio come l’attuale, altrimenti avrebbero avuto ben poco da celebrare in questo giorno della settimana