Oggi l’adorabile pulcino ha 51 anni portati benissimo, e il lavoro non gli è mancato. In poco più di mezzo secolo è passato dalla nota pubblicità della Mira Lanza al circuito televisivo, con una vera serie animata dedicata tutta a lui e con la quale ha riscosso successi internazionali: 290 episodi trasmessi in più di 80 paesi.
Questi nuovi 104 episodi da 11 minuti ciascuno si avvalgono della supervisione di Marco Pagot, figlio di Nino e nipote di Toni Pagot, e restano un prodotto particolarmente adatto ai bambini in età prescolare sia per la qualità dell’animazione che per il contenuto e la durata delle storie.
{module Google richiamo interno} Il famoso pulcino nero è rimasto pressoché invariato negli anni, sia nell’aspetto, (è sempre piccolo nero e non ha perso il suo caratteristico guscio bianco sul capo), che nel carattere, tenero e intraprendente. Sono cambiati invece gli ambienti e le situazioni dai tempi del Carosello che lo ha reso famoso.
Questa volta infatti Calimero e i suoi amici vivono in una piccola cittadina popolata da tanti animali simpatici, Belladagio,che evidenzia atmosfere molto rassicuranti, e un’ambientazione allegra e familiare, anche perché assai simile ai paesaggi urbani dei piccoli centri abitati del nostro Bel Paese.
Inoltre ora il piccolo pulcino è figlio unico e la mamma e il papà lo seguono amorevolmente anche se nero. Ad accompagnare Calimero nelle sue piccole avventure è rimasta la pulcina Priscilla, amica speciale brava, buona, intelligente, carina, dolce e sempre disponibile.
La nuova serie di Calimero su Rai YoYo propone una delicata, giocosa e rispettosa immagine dell’infanzia e trasmette ai piccoli significativi spunti di grande valore pedagogico. Calimero infatti ha un profondo senso della giustizia, della lealtà e dell’onestà e dimostra di saper gestire con ingegno e buon senso le piccole disavventure che spesso capitano a lui e ai suoi cari amici.
Questo piccolo pulcino nero è un minuscolo e tenero eroe, ma il suo è un mito di tale portata da essere persino riuscito a dare origine ad un nome comune, entrando nel lessico quotidiano come neologismo sinonimo del concetto di dolce, piccolo, sfortunato e indifeso, ma infinitamente buono.