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Dopo il successo della prima stagione, anche la seconda serie de “Il Restauratore” si conferma un prodotto di ottima qualità in grado di comunicare un messaggio positivo di grande solidarietà verso il prossimo.
La fiction, attualmente in onda su Rai 1 la domenica sera, ha come protagonista Lando Buzzanca nel ruolo di Basilio Corsi, un uomo dal passato difficile. Ex poliziotto, Basilio ha trascorso molti anni in carcere dopo l’omicidio degli assassini della moglie. Prima della conclusione della pena viene messo in libertà vigilata per buona condotta e va a lavorare in una bottega come restauratore, mestiere che ha imparato negli anni trascorsi in galera. Dopo aver toccato un cavo scoperto che per poco non lo fulmina, acquisisce doti di preveggenza: attraverso delle visioni che scattano nella sua mente quando tocca un oggetto, scopre in anticipo quanto succederà di lì a poco al suo proprietario, riuscendo puntualmente a salvarlo dai pericoli che incombono su di lui.
Il “dono” che l’uomo riceve, dunque, rappresenta l’opportunità di un riscatto dopo il crimine che ha segnato la sua esistenza. Questi poteri aiutano Basilio non soltanto a salvaguardare la vita di chi lo circonda, ma a diventare egli stesso un uomo migliore. Anche il suo mestiere ha una carica simbolica molto forte: attraverso il restauro Basilio dà nuova vita non soltanto a degli oggetti, ma soprattutto rigenera la sua anima. Il ricorso all’espediente fantasioso del paranormale diventa dunque il mezzo per evidenziare il messaggio principale della fiction, che la impreziosisce: per tutti c’è una seconda chance, anche per chi ha commesso errori difficili da cancellare.
Non convince, invece, la nuova edizione di “Forum”, per ora molto simile a quella passata. Lo scorso anno la trasmissione condotta da Barbara Palombelli si è più volte distinta in negativo per aver affrontato in maniera poco appropriata argomenti molto delicati e che talora hanno coinvolto anche i minori, come ad esempio il tema della prostituzione di lusso e la perdita della verginità.
Il punto più basso si raggiunse in una puntata in cui due giovani contendenti si azzuffarono dinanzi al giudice nel corso del tradizionale dibattito, fatto che a onor del vero indignò anche la stessa conduttrice. A seguito di questi episodi si auspicava un’inversione di rotta, che però al momento non si è verificata. La tendenza a trattare argomenti piuttosto discutibili e che si rivelano poco adatti ad un pubblico di minori è infatti rimasta sostanzialmente inalterata. Riesce piuttosto difficile, per esempio, capire i motivi che spingano a rendere protagonisti di un caso di puntata un uomo vestito da pirata e l’ex moglie, abituale praticante di vampirismo. Anche nella versione pomeridiana “Lo Sportello di Forum”, in onda su Rete 4 dalle 14.00 alle 15.30, accade che temi legati alla sfera della sessualità siano alla base delle dispute, condite spesso da un’aggressività verbale che travalica il vivace scambio dialettico tipico del programma.
Per questo “Forum” risulta un programma poco adatto alle famiglie, tantomeno ai minori i quali, più di ogni altro, sono esposti al rischio di essere inconsapevolmente affascinati da modelli negativi rappresentati da alcuni personaggi protagonisti delle cause trattate in trasmissione.
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