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L’avvicendamento al timone del game show dell’impertinente Bonolis, che correva al passo con la concorrente “Eredità” di Raiuno, si sta dimostrando ancora una volta poco riuscito: l’amato presentatore di “Chi vuol essere milionario” e, attualmente, de “Lo show dei record” sembra proprio non convincere. Non convince il pubblico, non convince i suoi stessi compagni di avventura abituati a utilizzare le armi taglienti dell’ironia, del sarcasmo, dell’irriverenza.
Il programma in onda alle 18.50 su Canale 5 senza Bonolis stenta a stare in piedi. “Avanti un altro” è fortemente legato alla figura del suo ex conduttore, che se l’era cucito addosso come un abito sartoriale. Senza l’irriverenza, la sfacciataggine, l’ironia del suo ideatore, il game show perde appeal e ascolti.
Che c’entra dunque il bravo conduttore di Miradolo con questa “banda di pirati” (Stefano Santucci, autore del format, ha descritto così lo staff del programma), con questo “people show non convenzionale, sgrammaticato e un po’ irriverente”? Assolutamente nulla.
{module Google richiamo interno} Sono il diavolo e l’acqua santa “Avanti un altro” e Gerry Scotti. L’uno impertinente e provocatorio, l’altro rispettoso e professionale. Il primo politicamente scorretto, malizioso, per certi versi sfrontato al limite della decenza; il secondo politically correct, tanto dolce e sentimentale. Gerry è ‘Topo‘ per Maria Amelia Monti nella sit-com “Finalmente soli”, è lo ‘zio Gerry‘ di una nota pubblicità televisiva e del grande pubblico, è “un onesto lavoratore della televisione”, come lui stesso si è definito. È un uomo perbene, che si commuove davanti alle emozioni altrui.
Con Gerry tutto fa (o cerca di fare) famiglia, amici, buoni sentimenti, empatia con i concorrenti; con Bonolis tutto sapeva di sfacciataggine, arroganza, persino cattiveria gratuita. Scotti è una colomba, un buon samaritano, il consolatore di chi non supera la prova e non raggiunge il traguardo, Bonolis una vera e propria iena, che prova gusto a infierire sulle proprie vittime indifese. Gerry è l’uomo del ‘volemose bene’, Paolo del martire da sacrificare, da sfottere in modo irriverente.
Lo sa persino Luca Laurenti, che in coppia con Paolo Bonolis ha sempre fatto faville. Accettando le prese in giro del suo partner artistico, e giocando con lui tra equivoci e ironia. Ma Gerry, no, non ce la può proprio fare a funzionare in coppia con il cantante dall’ugola d’oro. Funziona bene, lo zio Gerry, con Michelle Hunziker, con la quale sa far divertire. Va alla grande con Maria Amelia Monti, tra battute, doppi sensi e sfottò.
È un uomo troppo educato e d’altri tempi per deridere un ospite o farsi beffa di un suo difetto o di una sua debolezza. Da lui al massimo ci aspettiamo possa offrire del pane e salame.
mi piace, Gerry Scotti Ռ veramente un signore e un grande professionista.