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La prima cosa che teniamo a sottolineare è come questa edizione fatichi a distaccarsi dal programma Uomini e donne. Il triangolo amoroso Lidia-Alessandro-Federica, la love story tra Mary-Giovanni, interrotta dall’uscita forzata di quest’ultimo per impegni di lavoro, sono cose già viste negli anni passati ma il modo in cui sono state raccontate, vissute e strutturate ci riportano alla mente gli episodi dello storico programma di Maria De Filippi.
Il peggior momento della serata però è senza dubbio il giochino “un casting per Verdiana”. Rimasta senza compagno di avventura, il Grande Fratello decide di consolarla, lasciandole la possibilità di scegliere il nuovo partner. La toscana, forse a causa dei 6 anni di singletudine, tiene faticosamente a bada l’ormone quando vede passare i tre candidati in video, uno dopo l’altro, come merce in un supermercato. Battutine, doppi-sensi e domande solo ed esclusivamente su lato fisico e situazione sentimentale, non fanno che aumentare queste sgradevoli sensazioni. Il quadro viene perfettamente completato da Alessia Marcuzzi che chiudendo il collegamento con la concorrente esclama: “Potrai giocare con loro in settimana”.
Dietro la lavagna finisco ancora una volta anche i due opinionisti, che in momenti diversi si rendono protagonisti di episodi trash. Ad inaugurare la serata è Cristiano Malgioglio che dopo le discussioni della settimana scorsa, decide di regalare caramelle a forma di ciuccio a Lidia e Jessica. Il riferimento all’abitudine delle gemelle catanesi di dormire col pollice in bocca è chiaro, ma molti sicuramente avranno frainteso il messaggio pensando a ben altro. Il cantate ricopre molto meglio il suo ruolo, quando parla in modo serio di tematiche delicate come quello dell’adozione, mentre appare troppo pesante sulle storie d’amore, dove fa dei veri e propri trattati filosofici.
Infine, Claudio Amendola, oltre a lasciarsi andare in più di una circostanza a qualche termine poco consono e troppo colorito (soprattutto un noto sinonimo di fondo schiena), dopo un battibecco con il collega, il quale affermava di essere un uomo che si emoziona, esclama: “Sei uno che si emoziona, adesso uomo, non esageriamo”. Battuta fatta con il sorriso sulle labbra, con il tipico umorismo romano, ma che poteva essere evitata, visto tutto quello che sta facendo questa edizione per gli omosessuali e i transgender.