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Giovanni, deluso?
Molto, anche perché non credo proprio fosse arrivato davvero il mio momento per uscire dalla cucina di Masterchef. O forse si? Forse i piani astrali… mah. Comunque sia, sono molto soddisfatto del mio percorso, anche se non sono stato capito.
Vuole togliersi un sassolino dalla scarpa?
Diciamo che Joe Bastianich è stata una vera delusione: non mi ha capito, o forse addirittura non ha voluto cogliere la mia ironia, lo spirito con cui mi sono presentato. Mentre Carlo Cracco mi ha fatto davvero incazzare, perché ha voluto a tutti i costi distruggermi. I giudici mi hanno preso più sul serio di quello che effettivamente avrebbero dovuto.
Un giudice lo salva almeno?
Si certo, Antonino Cannavacciuolo, il più umano e verace, oltre che il più vicino a me anche dal punto di vista geografico.
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Lei si è presentato come il cuoco filosofo. Ma cosa si fa a mettere la filosofia in un piatto?
Si trattava di una provocazione, di un pretesto per poter parlare di filosofia in un contesto a lei estraneo, inusuale; il mio intento è sempre stato quello di contaminare la cucina con la filosofia, la materia che studio all’università, di tradurre il concetto di filosofia. Ma, torno a ripetere, mi hanno preso più sul serio del dovuto.
Qual è il suo pregio più grande?
Sicuramente il senso dell’ironia e dell’autoironia. Io sono uno che ama scherzare, fare imitazioni, ridere. A telecamere spente, ma anche accese, ho sempre fatto ridere i miei colleghi e compagni d’avventura.
Il suo più grande rammarico?
Che questo mio modo di essere non sia uscito fuori. Se solo potessi conoscere uno a uno i telespettatori che seguono il programma! Allora sì che riuscirei a far capire davvero chi sono!
E ora che lei è uscito, cosa farà la “sua” Erica?
Erica è bravissima, non ha bisogno di me. Avrà comunque tutto il mio sostegno da casa. Sono certo che farà un grande percorso. Ci sa fare davvero ai fornelli.
Tra voi si è instaurato un rapporto speciale…
Tra me ed Erica si è creata un’amicizia fantastica, speciale. Ma come ben sappiamo la televisione ha l’arte del taglia e cuci e su di noi hanno voluto costruire più di quello che c’è stato veramente. Il nostro è stato un rapporto speciale, lo ammetto, ma non c’è mai stato nulla di diverso di una amicizia speciale.
Lei è stato accusato di avere “copiato” il piatto di un altro concorrente…
Anche questa è arte del taglia e cuci. Ed è stato per me un momento di grande delusione. Sono stato accusato di disonestà, cosa che non mi appartiene affatto, e questa accusa è stata totalmente fuori luogo. Mi ha fatto molto male. È stato ingiusto oltre che cattivo.
La cucina farà parte della sua vita futura?
Mi piace molto cucinare, ma la cucina non sarà il mio futuro professionale, come invece desiderano molto altri concorrenti. È una grande passione, quello sì, ma è stata solo un tramite per esprimere quello che ho dentro, per parlare di filosofia in un contesto estraneo, per far arrivare il concetto di filosofia anche a chi non la studia. Così però ho avuto modo di arrivare anche ai più giovani, che altrimenti non si preoccuperebbero nemmeno di sapere che esiste la filosofia.
E cosa vuole fare, dunque, da grande?
Sto scrivendo tre libri: un romanzo che vorrei intitolare “Apologia di un carnista”, in cui cerco di capire se esiste un modo etico di mangiare carne. All’interno propongo la filosofia dei vegani e dei vegetariani, che studio da tempo, e sto cercando di capire fino in fondo. Poi sto lavorando a un libro filosofico, divulgativo; la filosofia universitaria incomincia a starmi un po’ stretta e quindi sto cercando di fare un parallelo, di mettere in contatto la filosofia con l’analfabetismo televisivo. Infine porto avanti il mio blog “ad altezza d’uomo” (sul mio sito www.giovannigaetani.com), in cui tratto di filosofia commestibile…
E la tv?
Vorrei fare della tv, ma a modo mio. Vorrei portare la filosofia con riferimenti al mondo pop, che si trascura sempre troppo. Ma attenzione, non voglio assolutamente fare il Corrado Augias della situazione: voglio rivolgermi ai più giovani, in chiave di divertimento commestibile…
La puntata dell’eliminazione di Giovanni ha fatto volare ancor di più Masterchef 5 rispetto alla scorsa puntata. Il talent show culinario cresce di nuovo nell’ottava serata, vista da 1.351.000 spettatori con una permanenza dell’82%. L’episodio 15 è stato visto da 1.371.000 spettatori con il 4,22% di share, mentre il 16° è stato seguito da 1.330.000 spettatori con il 4,66% di share e una permanenza record dell’86%. Ottimi risultati anche sui social network, dove Masterchef risulta il programma più twittato.