{module Pubblicità dentro articolo}
Il reality di Canale 5 è un continuo susseguirsi di blocchi pubblicitari, inframmezzati dai naufraghi che si recriminano falsità oppure cercano di guadagnare cibo. Nel corso della puntata di ieri, la pubblicità è stata lanciata persino alle 00.47, inserita in un programma che si è protratto fino all’una passata. Del resto, lo stesso televoto tra Simona Ventura e Stefano Orfei è stato chiuso a pochi minuti dall’una di notte.
A poco però è servito tenere il televoto aperto tanto a lungo: Simona Ventura ha perso. Per la seconda volta consecutiva, i telespettatori l’hanno voluta fuori. Se questo doveva essere un rilancio televisivo, si è rivelato un fallimento.
Simona ventura
Ma veniamo al trash: anche quando le dosi diminuiscono, la quantità sindacale la assicura Bosco, il pittoresco amico di Jonas Berami. Voce urlata e stridula, vestiario stravagante, comportamenti sopra le righe, ieri ha pensato bene di dichiarare al pubblico di Canale 5 di non sapere se “è meglio Marco Mengoni o il culo di Alessia Marcuzzi”, testuale. Quali siano i termini di paragone non è dato sapere, ma l’attore del Segreto l’ha definito “una pazza”.
Momento svilente, banalmente brutto, quello in cui Andrea Preti e Paola Caruso si sono rinfacciati di aver etichettato Marco Carta come “checca isterica”. Nel 2016, in un paese che non è la tundra sperduta dove non è arrivata la civiltà, le offese ancora di livello tanto infimo. Ed è ancor più svilente vedere un simile spettacolo in tv.
Andrea Preti
In assenza della Ventura, il ruolo di macchinatore è ora nelle mani di Andrea Preti. Quello che sembrava il fortissimo Berami nel corso della sesta puntata, nemmeno ci siamo accorti esistesse. Invece il collega isolano, adesso bersaglio dell’odio generale, è stato delineato come personaggio squallido: calcolatore, ipocrita, senza scrupoli. Un ragazzo in grado di avvicinarsi a Mercedesz solo per strategia di gioco, cioè per studiarla al fine di creare alleanze: tutto mentre lei, invece, se ne stava invaghendo. Un “prostituto” insomma, per dirla con Fiordaliso. Va però sottolineato che, nonostante la scrittura del programma ce lo stia delineando come tale, il personaggio tanto mefistofelico non è: infatti lo hanno nominato tutti, segno che il doppio gioco non gli riesce troppo bene.
Indimenticabile invece la rima baciata di Giacobbe Fragobeni rivolta alla compagna: “Nela pasta c’è il ragù, nel mio cuore ci sei tu”. Infine, il gioco del “Carta canta”. Ve bene ironizzare sui momenti di panico che hanno attanagliato lo studio durante la prova di apnea di Mercedes Henger nel corso della quinta puntata, ma far cantare Carta con la testa sott’acqua, facendo esplicitamente riferimento a quell’episodio, è mero cattivo gusto.