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L’amore che lega la coppia va oltre ogni pregiudizio ed ogni battuta della gente. Sono ambedue fotografi di professione, sposati da 10 anni, e genitori di due figli, Mattia di 10 anni e Giorgio di 6.
Dopo averli visti alle prese con difficoltà, solo in apparenza insormontabili, e con i due piccoli cresciuti in un clima sereno e carico di affetto, nella seconda stagione di “Ho sposato un gigante” – produzione originale “made in Italy” di Stand By Me – questa speciale famiglia dell’hinterland milanese affronta un futuro che presenta il duro conto: Manuela si scontra con inaspettati e gravi problemi di salute causati dalla rara forma di acondroplasia di cui soffre. Si tratta di una forma di nanismo che colpisce solo gli arti, braccia e gambe che crescono notevolmente meno rispetto al resto del corpo.
Fabio, mentre dà forza e soccorre la famiglia, porta avanti il progetto lavorativo dello studio fotografico dedicato alla moda infantile. Il piccolo Mattia, che ha ereditato la condizione della mamma è alle prese con problemi nel linguaggio. Giorgio inizia la scuola elementare.
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Ma Fabio ed Manuela – che dimostrano come ogni avversità si superi meglio con un sorriso sulle labbra – affrontano i piccoli e grandi problemi della vita quotidiana con positività ed il costante pensiero di allargare la famiglia: e così, prima accolgono un gatto, poi intraprendono il percorso per poter adottare un terzo figlio.
La famiglia nella prima serie del docu-reality.
Se è vero che «la libertà consiste nell’indipendenza del pensiero dalle limitazioni dei pregiudizi sociali», come dice Albert Einstein, quando Manuela e Fabio giocano con i due figli dimostrano di essere una famiglia libera e felice. Perché l’amore è più forte di ogni pregiudizio e le diversità sono solo negli occhi di chi guarda.