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Da Giletti, che era andato lui stesso in Iraq e aveva documentato una parte del terrorismo targato Isis, ci si aspettava un’ Arena da “servizio pubblico”. Invece, l’Arena di oggi, non ha rinunciato al momento dedicato ai personaggi dello spettacolo. Ad un certo momento infatti, si è chiuso il sipario sull’attacco all’Occidente e sui mitra che hanno ucciso a Parigi. Nello studio ha risuonato la voce di Al Bano, che ha raccontato, per l’ennesima volta in un programma televisivo, la sua carriera e la sua vita personale.
Singolarmente, Massimo Giletti ha interrotto una convenzione televisiva che, dalle 22.30 del 13 novembre, ha spazzato via dai palinsesti generalisti ogni programma di intrattenimento e di spettacolo.
Massimo Giletti e Al Bano
Quando è andato in onda lo spazio dedicato ad Al Bano, una scritta in sovraimpressione comunicava che l’intervista era stata registrata prima che avvenissero gli attacchi nel cuore di Parigi. Al Bano ha tenuto compagnia ai telespettatori per oltre mezz’ora, in uno show che conferma il cantante di Cellino San Marco uno dei principali personaggi di Rai 1.
Precedentemente, nel dibattito intitolato “Attacco all’Occidente”, Massimo Giletti aveva presentato, tra gli altri servizi, un’intervista definita esclusiva alla madre di Valeria Solesin, la studentessa italiana morta nel corso della carneficina al Bataclan di Parigi. Con estrema sobrietà e dignità, la signora ha ricordato la figlia esprimendosi con parole che hanno emozionato e colpito al cuore.
Per chi in quel momento stava facendo zapping, la sorpresa è stata evidente: Barbara D’Urso, al timone di Domenica Live su Canale 5, annunciava un’intervista “esclusiva” ai genitori di Valeria Solesin. Intervista che, in effetti, davvero c’è stata poco dopo.
Il dibattito dell’Arena è stato come al solito gestito da un Massimo Giletti dai toni sempre più agguerriti. Ad un certo punto ha persino criticato la politica estera degli Stati Uniti, attribuendo ad un’erronea gestione non solo americana, ma anche europea, l’avvento dello Stato autoproclamato dell’Isis. In studio, a discutere, c’era il ministro della difesa Roberta Pinotti, il conduttore di Ballarò Massimo Giannini, i giornalisti Franco Di Mare e Myrta Merlino, un esponente della comunità islamica, Reas Syed, e Vincenzo Camporini.
La discussione è stata spesso sopra le righe, con un padrone di casa che ha sfoderato caratteristiche meno giornalistiche, più politiche. Alla fine però, si è avuta la netta sensazione che si sia trattato di una discussione sterile e senza alcun risultato interessante.
Su tutto, purtroppo, ha avuto la meglio l’emozione del momento. La speranza è che, al di là dell’Arena e dei suoi ospiti, si possa finalmente passare dalle parole alle vie di fatto.