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Come vi abbiamo già detto, l’argomento intorno a cui si svilupperà l’appuntamento televisivo è l’immigrazione. Paragone e i suoi ospiti parleranno di flussi migratori, che portano naturalmente nuove culture ed entie nel nostro paese. A tal proposito, attenzione particolare verrà data alla religione islamica, vessillo agitato dai terroristi dell’Isis.
Il flusso migratorio sarà analizzato in tutti suoi aspetti: da un lato dunque il rapporto di chi arriva con i cittadini italiani e, dall’altro, come l’immigrazione, proprio per alcuni italiani, diventi un business redditizio. Dagli albergatori che vengono finanziati per ospitarli nelle loro strutture, alle cooperative e associazioni che pure si occupano di accoglienza.
La questione immigrazione sarà trattata anche dal punto di vista della ripopolazione delle periferie, che tornano ad essere abitate grazie agli stranieri. Il discorso naturalmente non si riduce solo alla convivenza tra culture, sia per quanto concerne gli stili di vita che la religione, ma ha risvolti di tipo pratico. Siamo infatti davanti a una vera e propria lotta per l’assegnazione degli alloggi popolari, laddove le famiglie italiane più indigenti si trovano a concorrere con gli estranei per ottenerli: ciò comporta un malcontento diffuso da parte di chi, dopo aver magari atteso per anni, si trova a dover rinunciare per vedere l’appartamento dato a chi viene da fuori.
Tra servizi e approfondimenti degli inviati del programma, a discuterne in studio ci sarà un nutrito parterre di politici e giornalisti. paragone accoglierà il direttore TG4 Mario Giordano, Khalid Chaouki e Matteo Colaninno del Partito Democratico; Elisabetta Piccolotti di Sinistra Ecologia Libertà, il conduttore di Terra! Toni Capuozzo, Lucia Borgonzoni della Leganord, il filosofo Diego Fusaro, la manager d’azienda Elisa Serafini e la firma della Frankfurter Allgemeine Zeitung Tobias Piller.
La trasmissione, che ha inaugurato la stagione autunnale dei talk della rete, può essere seguita in streaming sul sito la7.it e commentato attraverso l’hashtag #lagabbia. La Gabbia si caratterizza per il forte coinvolgimento del suo pubblico in rete, che cerca di sollecitare attraverso sondaggi di vario tipo. Inoltre, per consentire di interagire con i suoi ospiti, prima della puntata ne vengono segnalate pagine Facebook e erispettivi account su Twitter.
E’ vergognoso che i soldi delle nostre tasse se li godono i stranieri e i rom, tutta colpa dell attuale governo troppo a favore dei stranieri ,troppi diritti equiparati a noi questa e’ la fregatura