La vicenda ha diviso e sconvolto l’opinione pubblica italiana. Inoltre si tratta di una delle indagini scientifiche più grandi d’Europa per il numero di persone coinvolte.
I fatti, sono purtroppo, tristemente noti. Nel pomeriggio del 26 novembre 2010, la tredicenne Yara Gambirasio, lascia il Centro Sportivo di Brembate di Sopra (in provincia di Bergamo) per tornare a casa, ma il suo cellulare aggancia la cella di Mapello (BG), a tre chilometri dalla palestra. La ragazzina scompare nel nulla. Tre mesi dopo, nel febbraio 2011, il corpo viene ritrovato senza vita in un campo di Chignolo d’Isola, a circa 10 km dal suo paese d’origine.
In un primo momento viene coinvolto un operaio marocchino, risultato poi estraneo. Analizzando gli indumenti della vittima emerge una traccia di DNA – quella del presunto assassino, identificato come “Ignoto 1” –, che viene comparata col DNA di centinaia di persone. Emerge un primo risultato: quel codice genetico è di un figlio naturale di Giuseppe Guarinoni, un autista di Gorno (BG) morto nel 1999.
Le indagini si spostano sulle passate frequentazioni dell’uomo e i test genetici tra le donne della zona si moltiplicano. Le analisi portano a Ester Arzuffi: secondo gli inquirenti, “Ignoto 1” è suo figlio Massimo Giuseppe Bossetti, cresciuto dal marito della donna che non è il padre biologico. L’uomo, verso cui l’accusa presenta anche altri elementi, viene arrestato il 16 giugno 2014: dopo un processo molto combattuto, il 1° luglio 2016 Bossetti viene condannato in primo grado all’ergastolo.
Il programma domenicale, a cura di Siria Magri. è lo spin off di Quarto grado in onda il venerdì sera sempre su Retequattro.Sono stati proprio i buoni risultati del programma del venerdì a suggerire l’idea di estendere anche alla domenica, nella fascia dell’access prime time, alcuni casi trattati precedentemente da Gianluigi Nuzzi ed Elena Tambini.
Questa sera, con ospiti in studio e in collegamento, ripercorre questa vicenda intricata e anticipa le mosse degli avvocati, che dal 30 giugno saranno impegnati nel processo d’appello.