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Lei interpreta l’ispettore Carlo Nigro. Come descrive il suo personaggio?
È un uomo che ha alle spalle una storia professionale e personale molto forte. Proviene dalla Squadra Omicidi di Catania e metterà la sua esperienza al servizio della Squadra Duomo per contrastare un nemico molto pericoloso ed astuto. Anche tra i colleghi si creeranno rapporti non facili: competizioni, scontri, vendette, ma alla fine si riuscirà a trovare la coesione necessaria per affrontare il boss Giovanni Reitani, alias Ennio Fantastichini.
Cosa non le piace di questo ruolo?
Rispetto a lui, sono più coerente con gli impegni che prendo. Ci sono dei lati oscuri di Carlo che non mi appartengono, ma è stato molto stimolante interpretarlo. È un personaggio complesso, strutturato a 360°: dopo tanti anni devo dire che forse è la prima volta che mi ritrovo davvero a fare il lavoro dell’attore. Partecipare a questa serie è stato molto entusiasmante: sono stati 9 mesi molto intensi, abbiamo lavorato sapendo che il pubblico nutre molte aspettative su questa fiction. E devo dire che i telespettatori ritroveranno tutti quegli elementi che hanno reso questa fiction una delle più amate in assoluto in Italia.
L’abbiamo visto recentemente in “Matrimoni ed altre follie” nei panni dello chef Rocco Borgia “Rispoli”. Come giudica quest’esperienza?
Molto divertente! La commedia richiede, rispetto ad altri generi, un approccio mentale molto diverso. C’è bisogno di preparazione ma è importante anche trovare un feeling immediato con gli altri attori.
Per scoprire le tante altre impressioni che Giulio Berruti ci ha dato su questo nuovo impegno lavorativo, vi rimandiamo al video in apertura. Scoprirete anche qual è la sua concezione sul mestiere dell’attore.
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