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Presente in conferenza la Andreatta, che sottolinea quanto la rete tenga a questo nuovo prodotto: “Dopo Coliandro, torna la fiction di genere. Il commissario Schiavone sembrerebbe non avere un’etica, invece ha un suo codice: ci costringe a fare i conti con noi stessi”.
Arrivata da Milano, la direttrice di rete Ilaria Dallatana: “Questa serie rientra perfettamente nell’ideale di riposizionamento che stiamo cercando di attuare su Rai 2. Riunisce una serie di eccellenze specifiche che parte dell’impianto narrativo: chi ha letti i romanzi cui si ispira, sa quanto i personaggi siano raffinati. Si va oltre il poliziesco tout court: c’è un forte impianto emotivo, ha passaggi di grandissima delicatezza che parla anche a un pubblico femminile. Quando si passa dal libro alla tv, serve qualcosa che renda il tutto imperdibile: questo è il genere di prodotto che mi piacerebbe avere tutto l’anno”. La Dallatana, come già la Andreatta, elogia l’interpretazione di Giallini, che è “compenetrato” in maniera perfetta nel soggetto.
La parola passa ad Antonio Manzini, l’autore di Rocco Schiavone: “Per me Schiavone non ha mai avuto un viso, raramente viene descritto. Marco ha tante cose di questo personaggio, tant’è che qualcuno mi ha chiesto se l’avessi scritto pensando a lui. Io avevo scritto Pista nera, e per me finiva lì: invece il personaggio è andato avanti”. Adesso, ironizza lo scrittore, “sono inguaiato” perché “Schiavone adesso me lo immagino con quella faccia lì”. “Schiavone -prosegue- si fa le canne: ho scoperto che senza marijuana poteva andare su Rai1, con le canne su Rai2. Lui è un disgraziato, eppure hanno avuto il coraggio di farlo”, conclude indicando i dirigenti presenti.
É il turno di Marco Giallini: “Quando stai molto davanti alla macchina da presa, sei tu che diventi il personaggio: io sono molto legato la genere, lo sognavo da ragazzo. Ero appassionato di noir, sono molto contento del prodotto”. Alla domanda se tema di rimanere identificato con Schiavone, la risposta è no: “Ho fatto tanti film, e poi ormai sono al crepuscolo…ma poi, anche se fosse, chi se ne importa: mica male come personaggio”.
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Il regista Michele Soavi ringrazia tutto il cast, Rai Fiction e racconta la “vacanza matrimoniale” in Valle D’Aosta insieme a Giallini, con le roulette una a fianco all’altra.
Il produttore svela il patto realizzato con Soavi per ottimizzare la realizzazione: “Ho chiesto a Michele di lavorare in modo insolito, condividendo con noi tutte le scelte artistiche. Con grande onestà intellettuale, ha trovato un modo per dialogare con noi sulle soluzione per arrivare a un risultato che fosse il più programmato possibile”.
Felice di questa esperienza Francesca Cavallin, che interpreta una “donna molto moderna: 40 anni, indipendente, vive la proprie relazioni in maniera distaccata rispetto all’affettività. Ho sposato il progetto con interesse, anche per questo aspetto di sperimentazione di messa in onda su Rai 2”.
Caterina e Italo, interpretati da Ernesto D’Argenio e Claudia Vismara, sono i colleghi di squadra di Schiavone, i pochi di cui il protagonista si fida: pur avendo una sorta di rapporto padre-figlio, tra i due uomini si instaura una sorta di competizione per la donna.
In realtà Schiavone -sintetizza Giallini- “è uno che ha capito davvero che a questo mondo si muore”. Le puntate sono tutte ambientate in Valle D’Aosta, regione fredda in cui il protagonista è stato spedito per cattiva condotta. “Io vorrei -interviene Manzini- che con questa serie si smettesse di pensare che il cinema è una cosa seria e la tv no. L’America ce lo sta dimostrando, e io trovo che questa stessa fiction si mangi molti dei nostri film”.
Naturalmente Schiavone non ha il “patrocinio” da parte della Polizia, però vi è il rispetto per l’opera. Manzini ricorda cosa avvenne subito dopo la pubblicazione del primo romanzo: gli arrivò una mail del questore di Aosta. Ma contrariamente a quanto lo scrittore si aspettasse, la mail era di complimenti: il questore di Aosta lo invitava a fargli visita.
Nessuno si sbilancia sui numeri: né la Dallatana né la Andreatta rivelano la propria aspettativa in termini di share. Sottolineano però la qualità: “un prodotto come questo ricolloca l’Italia in termini di vendite sul mercato internazionale”.
L’appuntamento è dunque per mercoledì sera. Intanto, in attesa di vederlo, vi ricordiamo i personaggi della serie.