Il vice questore romano trasferito ad Aosta per un procedimento disciplinare, nella puntata odierna dovrà riaprire il caso Berguet che sembrava essere stato definitivamente risolto 7 giorni fa. Invece Schiavone scopre che ci sono ancora molti misteri da svelare. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Innanzitutto viene a sapere che il mandante del rapimento della giovane Chiara Berguet è stato ucciso in carcere. Non ha potuto così rivelare quali erano i suoi rapporti con la criminalità organizzata. E non ha neanche potuto svelare il motivo per il quale era stata rapita Chiara. Apparentemente doveva trattarsi di un ricatto fatto al padre della giovane che aveva moltissimi debiti con l’organizzazione vicina al mandante del rapimento.
Schiavone capisce che deve iniziare un’indagine molto approfondita all’interno del carcere. E così inizia a trascorrere intere giornate interrogando sia i detenuti che le guardie penitenziarie. Si troverà dinanzi a persone reticenti che gli fanno, però, capire come il delitto di cui si sta occupando abbia agganci e legami anche con molti personaggi importanti della società aostana.
Il fine che si prefigge il vicequestore è di scoprire chi è al vertice di questa organizzazione criminale. Il poliziotto ha capito che c’è un intreccio fra la buona borghesia locale e alcuni esponenti della criminalità.
Schiavone si impegola in situazioni molto complicate, ma alla fine riuscirà a scoprire la verità.
Intanto Adele (Anna Ferzetti) un’amica storica di Rocco e fidanzata del suo carissimo amico Sebastiano (Francesco Acquaroli) arriva ad Aosta e chiede a Rocco di ospitarla per qualche giorno. La donna rimane a casa del vice questore mentre quest’ultimo è impegnato a portare a termine le sue indagini. E quando finalmente tutta la verità è venuta a galla, Rocco Schiavone non riesce a festeggiare. Infatti appena tornato a casa ad indagini concluse, trova Adele assassinata con diversi colpi di pistola. Il vicequestore capisce subito che quei colpi di pistola erano diretti a lui. Qualcuno infatti si è intrufolato nell’appartamento ed ha cercato di ucciderlo. Ma drammaticamente è morta un innocente perché l’assassino ha sbagliato vittima. {module Pubblicità dentro articolo}
La prossima puntata va in onda mercoledì prossimo e conclude questo primo ciclo di telefilm tratto dai romanzi polizieschi di Antonio Manzini. Il gradimento di pubblico ottenuto da questa prima edizione fa presupporre che ci sarà un sequel e andrà naturalmente in onda ancora su Rai 2.
A destare polemiche ed a provocare addirittura un’interrogazione parlamentare è stata l’abitudine di Schiavone di fumare ogni mattina, prima di cominciare a lavorare, uno spinello che tiene chiuso in un apposito cassetto della sua scrivania in ufficio. Questa abitudine viene da lui definita come la sua “preghiera laica” del mattino. Schiavone ha sempre pensato di essere una persona normale ma non riesce a distaccarsi dal ricordo della moglie Marina (Isabella Ragonese) purtroppo deceduta sei anni prima dell’inizio della serie. La donna è stata uccisa in un attentato dal quale lui è uscito miracolosamente illeso.