Nonostante l’ottimo girone eliminatorio, chiuso in prima posizione il Napoli si trova ad affrontare un ottavo di finale proibitivo contro i campioni d’Europa e del mondo in carica, che a sopresa sono arrivati secondi nel raggruppamento F. Le caratteristiche della squadra, il gioco imposto dall’allenatore e il momento di grazia di alcuni giocatori, uno su tutti Dries Mertens, fanno si che, come ha affermato il presidente Aurelio De Laurentiis, la sfida si giochi alla pari.
Alla vigilia della partita ha detto la sua anche Fabio Capello, che conosce bene l’ambiente, essendo stato alleantore degli spagnoli in due circostanze differenti: “Il Real Madrid se viene pressato, soffre e il pressing del Napoli potrebbe essere la carta vincente. Importante sarà la velocità degli inserimenti senza palla che Sarri ha disegnato sempre bene”.
Buona parte della qualificazione per i partenopei si giocherà oggi; qualora dovesse uscire con un risultato positivo, una sconfitta di misura o almeno con un rete realizzata, sarà molto più facile giocare il ritorno all’interno della bolgia umana del S. Paolo. Le due squadre arrivano alla sfida odierna con quasi gli stessi andamenti in campionato: 4 vittorie e un pareggio per il Napoli, 3 vittorie, un pareggio e una sconfitta per le merengues.
A fare la differenza però potrebbe esere la maggiore esperienza e abitudine mentale a giocare certe sfide dei padroni di casa. Oltre allo stadio Bernabeu, un campo che molto spesso fa tremare le gambe sin dall tunnel degli spogliatoi; ancora Fabio Capello: “C’è bisogno di un match super perché solo giocando al di sopra delle proprie possibilità, delle proprie qualità, tirando fuori quel qualche cosa che i giocatori hanno dentro, potranno fare quello che l’allenatore chiede. Una squadra compatta, aggressiva che gioca con la stessa facilità con la quale gioca a Napoli”.
“Per i napoletani giocare al Bernabeu è la realizzazione di un sogno ma sarebbe meglio che Cristiano Ronaldo non giocasse”. Purtroppo per Capello e tutti i tifosi azzurri però il fuoriclasse portoghese ha recuperato dalla contusione e guiderà il tridente composto da Benzema e Lucas Vázquez. A centrocampo cabina di regia affidata a Modrić, mentre in difesa immancabile il capitano e bomber da “zona cesarini” Sergio Ramos. Niente da fare per Gareth Bale, out da novembre per un infortunio alla caviglia.
Immancabile 4-3-3 per il Napoli. In difesa recuperato sulla destra l’albanese Hysaj, a centrocampo i giovani Diawara e Zielinski favoriti su Jorginho ed Allan. In attacco tridente leggero con l’ex Callejon a destra, Lorenzo Insigne a sinistra e il “falso nove” Dries Mertens in posizione centrale. Spazio al centro della difesa anche per l’altro ex di giornata Albiol. In vista del ritorno occhio alla diffida di Koulibaly.
Solo due i precedenti ufficiali, con una vittoria per il Real e un pareggio. Infatti, nella Coppa dei campioni 1987/88 il Real eliminò il Napoli grazie al 2-0 dell’andata e all’1-1 del ritorno allo Stadio S. Paolo. E proprio ad uno dei grandi protagonisti di quella sfida è legata una curiosità: in tribuna ci sarà Diego Armando Maradona a supportare gli azzurri. Parzialmente confortanti gli incroci ad eliminazione diretta tra le merengues e i club italiani; prima del vincente ottavo di finale dello scorso anno contro la Roma infatti il Real era uscito otto volte consecutive contro squadre italiane.
Dopo tanta gavetta la meritata occasione per Maurizio Sarri, che deve giocarsi al meglio questa opprotunità; queste le parole di Fabio Capello: “State attenti che a Madrid la partita non finisce mai. Come pensi di averla già vinta o di aver portato a casa un buon risultato questi ti condannano. In bocca al lupo”.
La direzione di gara è affidata allo sloveno Damir Skomina.
Probabili formazioni:
Real Madrid (4-3-3): Navas; Carvajal, Varane, Sergio Ramos, Marcelo; Modrić, Casemiro, Kroos; Lucas Vázquez, Benzema, Cristiano Ronaldo. All. Zinédine Zidane.
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Zielniski, Diawara, Hamsik; Callejón, Mertens, Insigne. All. Maurizio Sarri.