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E’ cosa molto rara che un’iniziativa culturale nasca dal connubio di due imprese produttive totalmente diverse fra loro, come la rete privata Sky Arte HD diretta da Roberto Pisoni per la nostra TV, e “Autostrade per l’Italia” nella persona di Francesco Delzio, direttore di Relazioni Esterne, Affari Istituzionali e Marketing. Certo, vi è il contributo scientifico del Touring Club Italia – ed anche di Slow Food – per i luoghi artisticamernte rilevanti ma meno noti, sparsi nel raggio di 50 km dalle circa 100 uscite autostradali prescelte sul territorio nazionale.
E poi c’è Dario Vergassola, attore e conduttore. Più asciutto, fulmineo e infallibile che mai, nelle sue battute. Sarà lui a presentare tutte le 18 puntate consecutive di Sky Arte HD, canale 120 e 400 della piattaforma satellitare, ed i relativi 4 itinerari previsti per ciascuna delle puntate – le ‘experiences’ – nel predetto raggio di 50 km da ogni casello autostradale.
Villa Palladiana
Autostrade per l’Italia in tal modo si pone come vetrina di promozione e valorizzazione delle bellezze nascoste del nostro paese: ogni area di servizio infatti presenta cartelli informativi touring, con le attrazioni proposte per il tempo disponibile di tre ore, di mezza giornata, o di due giorni. Infine, “Sei in un paese meraviglioso” è accessibile cliccando My way, la prima app di Autostrade per l’Italia gratuita e geolocalizzata, disponibile su piattaforma Apple e Android per il viaggiatore.
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Palazzo Farnese, Caprarola.
Per cominciare, Sky Arte HD e Autostrade per l’Italia hanno annunciato questa seconda edizione del format a Caprarola, nel cinquecentesco Palazzo Farnese dell’architetto Jacopo Vignola, presentato nelle sue meraviglie dalla direttrice del Polo Museale del Lazio-MIBACT Edith Gabrielli. “Io non conoscevo ancora il Palazzo – dice subito Dario Vergassola – e mi sono fatto subito un’idea di cosa fosse un Palazzo nobiliare fortificato del ‘500: altro che delizia, era una fortezza per raggiungere la quale occorreva sudare una giornata su per tornanti e dirupi, con muli e carichi. E non è stata l’unica sorpresa”.
Chiediamo a Vergassola come è nata la sua passione per l’arte: “Vengo da una famiglia povera, ho frequentato scuole tecniche, non avevo basi. Ma avevo il senso del bello. Leggendo e spostandomi, ho cominciato a vedere, a notare, ad informarmi. Però non mi bastava guardare un momumento, volevo capire, volevo possederne il segreto. In Valcamonica ho visto i graffiti preistorici, ed ho pensato che i fumetti sono nati lì”. E poi? Racconti: “Ad Orvieto tutti si dirigevano al Duomo: bello, grandioso, ma … Poi ho visto che non lontano c’era il Pozzo, il famoso Pozzo di S.Patrizio, un elemento nato non per la meraviglia, ma per la vita comune, e vicino c’era una donna che mi ha detto tante cose. Queste piccole cose sono state per me importanti. E’ così che porto avanti le puntate di “Sei in un paese meraviglioso”.
Basilica romana sarda
Arte e vita, insomma. Qualche esempio? “E’ ancora diffuso in Italia un campanilismo buono, utile: ciascun abitante di questi siti minori tiene moltissimo ad essi. Vedendoci intenti alle riprese, vuole partecipare: e ci riferisce di tutto. Il Duomo di Modena diventava così vita vissuta. A Varese, vollero introdurci in un museo piccolo, per mostrarci un coccodrillo di tre metri appeso al soffitto, che a loro dire sconfiggeva il male”. Lei ha amato molto questa experience con Sky? “Sì. Anche se all’inizio ero convinto che, per occuparsi d’arte, occorresse una persona bella. Ma poi hanno scelto me!”.
Ha dei progetti futuri con la TV? “No. E’ stata troppo dura e defatigante questa esperienza con Sky: ci si svegliava alle quattro per arrivare nei posti per le riprese. Spesso si partiva in maglietta: poi lì dove si arrivava, magari c’era la neve fuori stagione”. E magari il compenso era pari alla fatica…. “No, guardi: ora è proprio fuori binario”.