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Sembrava che l’apice dell’ intrattenimento di La7, canale ormai votato ad una sorta di all news in formato talk show, fosse Paragone che a fine serata accantonava il kit del giornalista indignato e imbracciava la chitarra; invece la rete di Urbano Cairo sta cercando di virare sulla comicità. Così, Crozza a parte, che finora ha rappresentato un’eccezione nel palinsesto, arrivano i talent comici.
Il primo è stato Il Boss dei comici, programma che rimandava nel titolo a un successo di Real Time, e che invece, a causa degli ascolti impietosi, non è arrivato alla terza puntata. E ora è in preparazione Eccezionale Veramente, il quale, a differenza del suo predecessore, non potrà contare nemmeno sull’effetto novità.
Prodotto dalla Colorado Film, con Diego Abatantuono presidente di giuria, si tratta di un talent show per comici. In squadra anche Paolo Ruffini e Gabriele Cirilli, che ai casting di Roma ha preso parte alle selezioni. Le registrazioni inizieranno a fine gennaio a Milano.
A differenza di altri casting televisivi, a quelli di Eccezionale Veramente l’età media è più alta: qui di giovanissimi non ce ne sono.
Un dettaglio in più lo si scopre fingendosi interessati a partecipare ai casting. Che il pezzo non debba superare i tre minuti, è specificato nel regolamento. Ma a ciò si aggiunge un altro interessante particolare: no a pezzi che parlino di politica. Se ne deduce che qualsiasi aspirazione satirica o di qualcosa che le somigli, non è ben accetta.
Voci accreditate nell’ambiente riferiscono di mail, agenzie che stanno chiamando a raccolta anche comici professionisti che magari qualche passaggio in tv l’hanno anche avuto.
Ai casting di Roma al Teatro dell’Angelo ad esempio, tra i tanti in attesa, era riconoscibile anche uno come Luciano Lembo. Cioè un professionista passato per Colorado e Zelig provinato tra i wannabe della comicità nostrana da parte di un gruppo, quello di Colorado, che lo ha già pagato in passato e mandato in onda. Del resto nel regolamento di Eccezionale Veramente non vi è alcun veto né per quanto riguarda l’età né per trascorsi lavorativi passati: formalmente, anche fosse verificata, la partecipazione di veterani sarebbe inattaccabile.
L’operazione “talent” però diverrebbe piuttosto discutibile, quantomeno sul piano etico.
L’analisi più lucida della situazione generale si deve a un comico di lungo corso, anche lui in attesa di essere chiamato per sostenere il provino: “Tanto serve solo per dire che sei stato in tv: metti il video su Facebook e fai vedere a chi ti segue che eri su La7”. E ancora: “Per noi è un’umiliazione stare qua”, proprio in riferimento all’esperienza acquisita nel corso degli anni.
Ma l’aspetto fondamentale da non trascurare è in realtà il regolamento dello show, che tratta i comici o aspiranti tali come poltiglia indistinta da masticare per poi espellere senza troppi patemi d’animo: la produzione infatti, si riserva il diritto non solo di tagliare i pezzi, ma persino di rimontarli. A sua discrezione naturalmente.
Non solo. Chi conta almeno in quello straccio di visibilità che gli garantirebbe di condividere il video della sua esibizione su Facebook, dovrà rivedere la fiducia che nutre nel genere umano. Perché nel regolamento si legge che “i pezzi dei comici eliminati possono essere tagliati completamente dalla messa in onda della puntata in base al giudizio degli autori”. Ancora: “la circostanza che un concorrente abbia partecipato a una puntata di selezione non determina il diritto di quel concorrente a comparire nella puntata del Programma che ha decretato la sua eliminazione”. Attenzione: si parla di puntate di selezione in cui il comico viene eliminato, quindi non di generici casting ma registrazioni vere e proprie per cui si è già stati scelti.
In compenso però, il concorrente cede gratuitamente alla Colorado Film tutti i diritti di sfruttamento commerciale delle proprie prestazioni “senza alcuna limitazione di tempo, passaggi, modalità e spazio, anche mediante cessioni o licenze, totali o parziali, a terzi in qualsiasi paese del mondo”.
In sintesi: è tutto a insindacabile giudizio della produzione del “Programma”, lettera maiuscola testuale. Un trattamento indegno per chi conta di avere un’occasione, trattato esclusivamente come indotto da soldi. Sarà per questo che, sempre nel regolamento, viene espressamente vietato di rivelarne il contenuto alla stampa o a terzi.
Davanti a questa produzione che tutto può e forse “move pure l’altre stelle”, qualcuno ha rinunciato: “Non c’era nessuna garanzia”, ci dicono. Qualcun altro si lascia scappare di essere stato ripetutamente contattato in seguito alla rinuncia, quasi avessero bisogno di gente.
Il perché è facilmente intuibile: la trasmissione prevede la partecipazione di un numero di ben 200 comici per le selezioni, di cui 48 (16 a puntata) accederanno alle semifinali per poi essere in 18 a contendersi la finalissima.
Intanto però Cirilli ringrazia nel suo profilo Facebook: “Grazie a Eccezionale Veramente ho dimenticato quel sottobosco cabarettistico romano che purtroppo rimarrà sottobosco perché ho incontrato comici e attori comici che finalmente renderanno diversa la tv”. Grandi aspettative dunque. Ma tutte da verificare.