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Siamo già alla seconda puntata de La ricetta perfetta, come è nato il coinvolgimento in questo progetto?
Io non avevo fatto mai programmi sul food, è un progetto molto bello, un format innovativo dove si unisce il cibo al business. Si parla anche di marketing tanto che alla fine nascerà un piatto pronto e confezionato per la catena dei supermercati Lidl. Inoltre il concorrente che creerà la ricetta perfetta si aggiudicherà anche 100 mila euro. Per me si è trattato di una bellissima esperienza, ho cambiato genere però ho accettato soprattutto per il progetto e la bellezza del format.
La nostra televisione è piena di programmi di cucina, quali sono le caratteristiche che differenziano La ricetta perfetta da tutte le altre?
Prima di tutto non parliamo di aspiranti chef ma di cuochi amatoriali, persone normalissime, dalla ragazza giovanissima al signore adulto, dal nord al sud Italia. Loro hanno la semplice passione per la cucina e non vogliono diventare grandi cuochi, come ad esempio in Masterchef. Anche il format è differente rispetto a quelli tradizionali che vediamo in onda su Canale5: è un programma dinamico, montato velocemente con degli aspetti di narrazione differente rispetto alla conduzione classica, in studio con il pubblico presente, come avviene alla Prova del cuoco o da Benedetta Parodi. Infine non si parla solo del piatto, ma anche di packaging e di nome che daresti alla ricetta per farla diventare un prodotto di commercio.
Tra le varie conduttrici che l’hanno preceduta in questo genere televisivo, c’è qualcuna a cui si è ispirata o quello che vediamo è tutta farina del suo sacco?
Io sono una che ha sempre guardato questi programmi perché amo la cucina e sono anche una buona forchetta. Io adoro degustare il cibo ma in questo caso non assaggio e non giudico, perché abbiamo tre grandi esperti a farlo e il mio ruolo è da filo conduttore tra i concorrenti e gli esperti. Si tratta di una narrazione un po’ diversa, quindi l’ho dovuta costruire su me stessa, come spesso faccio, per far emergere le mie caratteristiche perchè in fondo ognuna di noi ha un modo diverso di condurre.
Come mai anche lei in cucina? Si tratta di una passione anche al di fuori delle telecamere?
Si. Cucino poco perché sono sempre in giro ma mi piace molto degustare cibo. Al primo posto metto ovviamente la tradizione italiana ma amo anche i piatti fusion e quelli di altri paesi del mondo. Sono di buona forchetta, quindi non precludo molte strade nel mio percorso culinario, però una sana alimentazione è alla base di tutto.
Quale è il piatto preferito di Cristina Chiabotto?
Il ragù di mia nonna Maria. Si tratta di un sugo di carne mista per la pasta, molto denso, come si fa nel sud Italia, cotto per almeno 3/4 ore. Il risultato è una vera squisitezza.
Cosa pensa della tv di oggi?
Il livello è in continuo cambiamento, ci sono stati periodi migliori, adesso però ci sono delle novità molto belle perché la televisione è cambiata, come sono mutati i tempi. C’è un aspetto più moderno ed interattivo, dove tutto è alla portata di tutti grazie ad internet; e anche la tv si è dovuta adattare a questo, pensate, ad esempio, all’utilizzio dei social network. La televisione oggi è innovativa: hai tanti canali a disposizione e puoi scegliere, mentre prima ce n’erano pochi e offrivano di meno. Attualmente c’è tanta possibilità e ognuno può soddisfare il proprio gusto.
Lei ha iniziato la sua carriera dalla vittoria a Miss Italia, da due edizioni il concorso di bellezza si è trasferito su La7. Come giudica questo cambiamento?
Miss Italia è cambiata moltissimo, io sono affezionata alla vecchia kermesse, quella che ho vissuto io nel 2004, su Rai1, che diventava un appuntamento tradizionale, come il Festival di Sanremo. Miss Italia oggi però ha a che fare con una grossa concorrenza e il format deve essere necessariamente rivisitato, perché ci sono più concorsi a disposizione e la ragazza che vuole emergere ha molte opportunità, scegliendo la sua strada in base alle aspirazioni.
Quali sono le caratteristiche ideali che una Miss Italia deve avere nel 2016?
Deve creare un personaggio. Secondo me quello che vince oggi è la normalità, ovviamente con la consapevolezza che entri in un mondo dove non necessariamente tutto arriva subito. Nel mio caso è stata un’eccezione importante, dove comunque gli elementi di magia, fortuna ma anche di capacità hanno fatto il loro corso. Non è detto però, che tutto vada per il verso giusto. Bisogna essere consapevoli di vivere in un mondo particolare, in un’età molto giovane la normalità, avere i piedi per terra e mantenere le proprie origini, contano ancora di più.
Nei giorni scorsi è terminato Ballando con le stelle 11 di cui lei ha vinto la seconda edizione. Ha avuto opportunità di vederla?
Non ho seguito molto, ma sono legata al programma essendo stata concorrente e vincitrice. Ho seguito molto il maestro con cui ho ballato (Raimondo Todaro ndr), e so che con Platinette ha fatto un percorso bellissimo.
Come giudica i cambiamenti in giuria, che da più parti hanno fatto discutere?
Io sono affezionata ad un tipo di giuria di professionisti, inerenti al ballo. Ci sta che ad un livello televisivo devi fare spettacolo, infatti molti creano un personaggio per emergere. Secondo me ciò che conta non è la polemica bensì imparare una disciplina completa e giudicare solamente per quello che si vede.
Lei è una grande appassionata di calcio e super tifosa juventina, dopo l’esperienza a Controcampo e quella più recente a Juventus Channel, ha mai pensato e/o le piacerebbe condurre un programma calcistico?
Si. Io ho già vissuto la conduzione calcistica a JTV, pur essendo legata alla mia squadra del cuore. Naturalmente non precludo eventuali altre conduzioni nello sport; mi piace molto variare, essere poliedrica.
Quali sono i progetti futuri di Cristina Chiabotto?
Per il momento solamente La ricetta perfetta, e me la godo. Per il resto ci sono molte cose in pentola, che riguardano la televisione, ma non sono ancora confermate.