In studio erano presenti la criminologa Roberta Bruzzone, il sindaco di Bari Michele Emiliano (PD), Giorgia Meloni (Fratelli D’Italia), lo scrittore Antonio Pennacchi e i giornalisti Tommaso Cerno (L’Espresso) e Salvatore Tramontano (vicedirettore de Il Giornale). In diretta da Genova inoltre, con l’inviata Ilenia Petracalvina c’era l’avvocato di Mario Iavicoli, il difensore di Gagliano.
Nelle battute iniziali Iavicoli ha subito sottolineato che il suo assistito si sarebbe consegnato spontaneamente alla polizia. Come si vedrà più tardi, quello di oggi è un caso a cui Giletti tiene molto. Il conduttore ribatte subito che l’uomo girava in macchina portando con sé una pistola col colpo in canna. Il suo avvocato però ritiene che ciò faccia parte della personalità, tanto che la sua volontà di consegnarsi, il killer l’ha dimostrata anche dando quella pistola agli agenti. Il conduttore ha poi ricostruito “il curriculum” di Bartolomeo Gagliano, dal primo omicidio del 1981 a tutte le evasioni (sei in totale) e ai vari precedenti di aggressione, rapina ed estorsione.
Marco Viglino, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Torino, spiega che l’unico motivo per cui il direttore del carcere non potesse non conoscere il passato dell’uomo, è che il detenuto fosse arrivato da poco.
Quello stesso direttore, Salvatore Mazzeo, sarà in collegamento poco dopo, e con lui i toni si alzeranno. Giletti infatti, evidenzia in continuazione il “curriculum” di Gagliano; vuole sapere se Mazzeo sapeva o no chi fosse veramente l’uomo. Davanti alle risposte elusive, il conduttore l’ha incalzato, sbottando: «Lo sapeva o no? Lei ha detto che non sapeva un cavolo della vita di questo assassino». Mazzeo ha risposto che la valutazione della pericolosità del soggetto spetta ala magistrato; concedendogli il permesso, lui si è espresso solo in merito alla regolarità della condotta dell’ultima condanna, cioè quella del 2006 per estorsione.
L’Arena di oggi è stata caratterizzata anche da una lunga intervista pre-registrata a Fabio Fazio. Il conduttore di Sanremo 2014 ha spiegato la sua condivisibile posizione sui talent show, affermando che questi generi musicali sono un’occasione per farsi conoscere. Ma non è necessario avere l’ultimo talent al festival di Sanremo. Ha così chiarito perchè quest’anno in gara alla kermesse non ci sono giovani provenienti dai telent show.
Conclusosi lo spazio dedicato alla cronaca, Giletti ha ospitato Rita Pavone, che ha reclamizzato il suo ultimo l’album Masters, apparendo in differenti programmi, e Giovanni Allevi, pure lui nei negozi con un album, ma stavolta di pezzi natalizi.
La chiusura è affidata ad un’intervista al Ministro dell’economia Saccomanni: si parla di legge di stabilità ed evasione fiscale. Ripetendo il mantra che stiamo uscendo dalla crisi e che a fine 2014 andrà meglio, Saccomanni commenta l’intervista di Maradona a Che tempo che fa; il ministro ammette di essersi sentito offeso da quel gesto dell’ombrello.
Giletti chiude qui la sua trasmissione; il tempo del tg, e tocca subito a Mara Venier.
La signora della domenica apre in blu vestita, luccicante in occasione delle feste. Nei primi minuti è in scena Bruno Venturini che si esibisce in alcuni brani, di cui il primo in compagnia del figlio Salvatore.
Come Giletti, anche la Venier intervista un ministro: si tratta del Ministro della difesa Mario Mauro che sotto l’albero vorrebbe trovare la pace; il collegamento con i soldati in Afghanistan salta.
Tra una promozione l’altra, nello studio della Venier si susseguono gli ospiti. Si comincia con l’ultimo libro di Bruno Vespa, Sale zucchero e caffè; il momento però dura pochi minuti, sta per arrivare Michele Bravi, cantante fresco fresco di vittoria a X Factor. Il ragazzo si esibisce, ed è incredibile come Tiziano Ferro imprima a fuoco il suo marchio su ogni suo pezzo, anche in questo.
Oggi la generalista dà spazio ai volti di Sky e così, direttamente da MasterChef, entra Carlo Cracco. Anche lui ha scritto un libro: si tratta del suo libro, A qualcuno piace Cracco: lo chef racconta del professore che gli ha dato quattro quando frequentava l’istituto alberghiero. Dobbiamo essere consapevoli del nostro patrimonio gastronomico, dice, anche attraverso le regioni: la differenza aiuta a dare un’offerta molto più ampia.
Poi è la volta di Diego Abantantuono che, novità, presenta il suo libro Ladri di cotolette. Già che c’è, arriva in studio Brizzi, così vengono presi due piccioni con una fava, visto che in scaletta c’è da promuovere pure il film natalizio.
Gli ultimi due ospiti non promuovono niente, ma sono lì per il piacere di una chiacchierata con la padrona di casa. Il primo viene presentato con gli onori del caso, dato che non mette piedi in Rai da dodici anni. E’ Alfonso Signorini, il giornalista ideale per ripercorrere i personaggi del gossip e gli eventi del 2013: Papa Francesco, Matteo Renzi, Belén Rodriguez, Francesca Pascale.
Infine, Antonella Clerici: la presentatrice racconta la maternità, il successo professionale, l’intuizione di inventare La prova del cuoco, la soddisfazione di essere riuscita a fare persino quello che non avrebbe mai immaginato di fare. La Venier sorvola con classe sul tardo rientro della collega alla conduzione del programma culinario, preferendo proseguire verso altri lidi.
Alla fine le due donne salutano il pubblico con un brindisi; linea dunque a Carlo Conti.
Quello che è accaduto domenica scorsa lo trovate qui