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Forte anche il cast che annovera come protagonisti il premio Oscar Matthew McConaughey (Dallas Buyers Club, The Wolf of Wall Street) e Woody Harrelson (Larry flint – Oltre lo scandalo, La sottile linea rossa, The Messanger).
La serie è composta da otto puntate tutte firmate dallo screenwiter Pizzolatto, e dirette da un unico regista, Cary Fukunaga. Anche grazie a tale impostazione, è stata apprezzata per essere riuscita a creare una continuità con il linguaggio tipicamente cinematografico, segnando una vera e propria rivoluzione sul piccolo schermo.
True detective ha ottenuto grandi riscontri di critica; definita una pietra miliare della serialità è stata seguita negli USA quasi 12 milioni di spettatori a puntata. Sono state tante le richieste di accesso allo streaming dell’ultima puntata, da mandare in tilt i server della HBO.
In occasione dell’anteprima al Roma Fiction Fest, si è espresso su True detective anche Bernardo Bertolucci. Queste le sue parole:
{module Google richiamo interno} “Sono anni che mi sono appassionato alle serie. True Detective vuol dire Detective Vero e quei due detective sono veri, uno ha l’aria esistenzialista, l’altro è più terra terra, un praticone. Il personaggio di Matthew McConaughey è più interessante, profondo, e sa di esserlo. Il mistero sono i delitti, ma in realtà il vero mistero è rappresentato dai 2 protagonisti, in particolare quello interpretato da Matthew McConaughey. True Detective sorprende in continuazione, la regia (di un nippo- americano) mi sembra impeccabile, non ci sono mai delle cadute. Le serie che io vedo sono molto più belle di tutti i film hollywoodiani. I più bei film che ci sono in questo momento sono le serie che raccontano eventi che non ci sono più al cinema. Inoltre le serie vivono dei tempi morti, e questa è un altro aspetto che mi ha incantato. “
Le atmosfere di True detective sono quelle di un noir ambientato nella paludosa Louisiana. Una detective story in cui il punto focale non sono gli omicidi ma i due protagonisti, i detective Rustin Cohle e Martin Hart, interpretati rispettivamente da Matthew McConaughey e Woody Harrelson.
La storia inizia nel 1995 quando i due detective si imbattono nel corpo di Dora Lange, vittima di un omicidio rituale, e copre un arco di tempo di 17 anni sviluppandosi su due piani temporali: il 1995, anno in cui i due iniziarono a indagare sul caso, e il 2012 anno in cui il caso viene riaperto. ‘Rust’ e ‘Marty’ e sono due uomini agli antipodi, con i loro difetti e i loro limiti, due mondi in conflitto e che si trovano a lavorare quasi per caso a un omicidio che li legherà per quasi 17 anni. Rust è un detective indifferente e cinico, fascinoso e colto quanto nichilista e arrogante, Marty è segnato da una vita di insoddisfazioni, abuso di alcool e una serie di relazioni extra coniugali, costretto a vivere all’ombra del collega maggiormente dotato di carisma, fascino e brillantezza.
A dare voce ai due protagonisti, nella versione italiana della serie al debutto su Sky Altantic HD il 3 ottobre, Adriano Giannini che è Cohle-McConaughey e Pino Insegno che fa parlare Hart-Harrelson.
“Avevo visto la serie all’estero e mi sono candidato a doppiare McConaughey”, dice Giannini. “Ogni tanto frequento il doppiaggio e uno come questo richiede grande sensibilità interpretativa. Per doppiare un personaggio come McCounaghey bisogna entrare nei suoi occhi e respirare insieme a lui. Non sono uno che, come si dice, si porta il lavoro a casa ma devo ammettere che durante questo doppiaggio, dopo nove ore di lavoro, arrivato a casa avevo bisogno di un’oretta di tempo per decantare”