E’ iniziata così la prima puntata dello show di Gianni Morandi su Canale 5, la sua prima volta all’Arena di Verona che lo accoglie sue note non solo musicali di Scende la pioggia. La pioggia è vera, reale, ma sembra inserirsi perfettamente in un’artmosfera magica, sognante in cui l’amarcord ha il sapore della leggerezza e quasi della voluttà. Canzoni, ospiti, grande musica. L’incontro, in platea con Riccardo Cocciante che improvvisa senza musica. E Fiorello. Che arriva sul palcoscenico fingendo di non essere ospite, ma lì solo per caso. Lo showman si lancia in un inizio politico, ma poi devia su argomenti più popolari e soprattutto su duetti con il padrone di casa. Sarà l’emozione, ma ad un certo punto a Morandi sfugge una parola poco ortodossa. Fiorello lo riprende e a noi viene in mente la parodia che lo stesso Rosario Fiorello faceva dell’eterno ragazzo di Monghidoro nel programma Viva Radio2. Presentava un Morandi cattivo in antitesi con la sua faccia di bravo ragazzo.
Comunque l’intervento di Fiorello, lungo e coinvolgente, ha avuto qualche caduta di stile. E’ accaduto quando, lo show man è incappato in una vera e propria parolaccia: la giustificazione è stata che credeva di essere in pubblicità. Inoltre Fiorello ha utilizzato anche un’ironia troppo pesante verso Morandi con battute del tipo “dall’eterno ragazzo all’eterno riposo il passo è breve”. E’ stato uno dei pochi momenti discutibili di uno show che ha avuto il grande merito di saper intercettare i gusti di tutte le generazioni: figli, mamme, nonni. dai dieci ai 90 anni, il pubblico tutto ha cantato, ballato con Morandi e successivamente con Raffaella Carrà.
La presenza della show girl ha rappresentato un altro momento di coinvolgimento totale: i due protagonisti hanno duettato, ballato, chiacchierato, in una successione di momenti spettacolari di grande impatto emotivo. E’ incredibile constatare come generazioni di artisti settantenni come Morandi, Carrà, Celentano, Vecchioni, sappiano affascinare con le proprie canzoni anche quei teen ager che amano Emma, Moreno, Alessandra Amoroso. E’ come se un filo rosso unisse le varie età della musica.
Altro momento coinvolgente è rappresentato dalla presenza di Ennio Morricone, un nome che onora l’Italia nel mondo. Il maestro accompagna Morandi sulle note di Se non avessi più te. Ed è come se 50 anni di vita scorressero dinanzi agli occhi dei due protagonisti sul palcoscenico dell’Arena di Verona. Non manca il segmento più intimista dedicato alle vittime di Lampedusa.
A suggellare la magia della prima serata, le canzoni di Morandi che hanno spaziato dalle prime degli esordi, a quelle della maturità. Infine il colpo d’occhio spettacolare dell’Arena di Verona, i musicisti, giovani e bravi, e l’effetto nostalgia. Questa sera molti telespettatori proprio in nome di quell’amarcord che prende il cuore, hanno “tradito” Montalbano su Rai1 e la Gabanelli su Rai3. L’appuntamento è per domani sera.