In Dov’è Mario, Guzzanti interpreta un personaggio dalla doppia identità: intellettuale di giorno, Mario Bambea, e truce comico di notte, Bizio.
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“È nato prima il personaggio del coatto, poi, in opposizione, Mario, che è stato pensato sul modello di un Flores D’Arcais”, ha raccontato in occasione della conferenza stampa di presentazione. E ancora: “Bizio mi ricorda un po’ il mio Funari dei primi tempi, anche perché, a modo suo, si sente un intellettuale della risata: ha una sua presunzione. Mi divertiva raccontare questo mondo un po’ borderline, con gente disposta a tutto per una comparsata televisiva”. Per caratterizzare il suo personaggio, Guzzanti ha studiato quel tipo di comici, realmente esistenti, molto aggressivi nei confronti del pubblico: “Quelli che ti vengono a rompere le scatole se non ridi, e la gente ride anche se non ha capito la battuta perché sennò viene messa in mezzo”.
Il riferimento non è tanto agli stand up comedian, che in certo senso, pur se aggressivi, sono “raffinati”, quanrto a un sottobosco tipico romano: “I Bizio sono un po’ l’evoluzione del teatro sporco di una volta, dove i militari andavano a tirare le cose addosso ai comici perché loro erano lì per vedere le ballerine”. Insomma, “una creatura zoologica romana ben conosciuta” che certamente non esiste solo nel sottobosco della capitale, ma che vi è ben codificata e riconosciuta.