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Si comincia oggi con Unomattina. Il programma di informazione quotidiana condotto da Franco Di Mare e Francesca Fialdini, avrà un collegamento con la città di Messina dove si svolgerà la manifestazione, organizzata da Libera e da Don Luigi Ciotti. “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” è nata il 25 marzo 1995 con l’intento di sollecitare la società civile nella lotta alle mafie e promuovere legalità e giustizia.
Si continua con “La Grande Storia” di Rai3, in onda alle 15.10 che dedica uno speciale di 50 minuti alla figura e alla vicenda umana e politica del presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella, l’uomo che voleva tagliare alla radice i rapporti tra mafia e amministrazione in Sicilia.
Il 6 gennaio del 1980 Mattarella, allievo di Aldo Moro, fu trucidato a Palermo di fronte alla famiglia da un killer rimasto senza nome. Il documentario – nel quale per la prima volta i più stretti congiunti rievocano in televisione quei drammatici momenti – ricostruisce la formazione religiosa, l’impegno politico e l’attività amministrativa di Piersanti; indaga sulle possibili cause della sua morte e ripercorre l’accidentato cammino processuale che portò alla condanna all’ergastolo dell’intera cupola di Cosa Nostra, senza però riuscire a fare luce pienamente sui misteri e sulla dinamica di questo gravissimo delitto politico che sconvolse la Sicilia e l’Italia intera.
Nello speciale la figura di Mattarella rivive attraverso numerose e significative testimonianze: la moglie Irma, i figli Maria e Bernardo, il fratello Sergio; i collaboratori Leoluca Orlando e Salvatore Butera; il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, che da giovane procuratore fu il primo a indagare sul delitto, e il presidente della Commissione parlamentare antimafia Giuseppe Pisanu, all’epoca capo della segreteria politica di Zaccagnini e amico personale di Piersanti; l’avvocato di parte civile Francesco Crescimanno.
“La paura e il coraggio, storie di eroi dell’antimafia” è il titolo dello Speciale, che lunedì 21 marzo Rai Radio1 dedica alla XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa dall’Associazione Libera di don Luigi Ciotti. un filo diretto da Messina, condotto da Ilaria Sotis, dalle 10.00 alle 11.30, servizi e interviste in “Voci del mattino”, “Restate scomodi”, “Italia sotto inchiesta” e “Zapping”. E un documentario radiofonico, dalle 11.30 alle 12.00 e dalle 23.00 a mezzanotte. Voci, testimonianze e ricordi dagli anni Settanta ai nostri giorni sul filo della grande musica italiana e internazionale con documenti d’archivio di protagonisti della lotta alla mafia: i giornalisti Mauro De Mauro, Giovanni Spampinato e Peppino Impastato. Poi magistrati, politici , funzionari dello Stato come Pio La Torre, Carlo Alberto Dalla Chiesa e Emanuela Setti Carraro, Rocco Chinnici, Giuseppe Fava, Ninni Cassarà, Rosario Livatino, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tanti altri barbaramente trucidati nelle stragi che per decenni hanno insanguinato Palermo e l’intera Sicilia, arrivando al cuore della società italiana con gli attentati dei Georgofili a Firenze nel maggio del 1993 e due mesi dopo in via Palestro a Milano.
Radio 6 Teca ripercorre in uno speciale – a cura di Edoardo Melchiorri – gli anni di impegno informativo di RadioRai a favore della legalità e della sensibilizzazione dell’opinione pubblica, riproponendo documenti di archivio a partire dal primo Giornale Radio che, nel 1996, diede notizia dell’iniziativa, proseguendo con altre quattro edizioni sempre del Giornale Radio. Per poi arrivare alla celebrazione della 10^ giornata, nel 2005, con Fahrenheit di Radio3 che in quell’occasione si collegò con il Campidoglio per la tradizionale lettura dei nomi delle vittime.
Lo speciale di Radio 6 Teca è realizzato con le voci dei familiari delle vittime di mafia, cominciando con Daniela Marcone, figlia di Francesco, il direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia assassinato sul portone di casa; e poi Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo, ucciso nella strage di via D’Amelio a Palermo il 19 luglio 1992 insieme ai cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
E ancora: il ricordo di Giuseppe Cutroneo e Rosario Montalto, bambini di 8 e 11 anni colpiti da una sparatoria mentre stavano giocando sotto casa a Niscemi; dell’imprenditore Francesco Pepi ucciso due anni dopo, nel 1989 sempre a Niscemi, perchè non voleva pagare il pizzo.
E per chiudere, i commenti di chi è stato ed è in prima linea nella lotta alla mafia, delle autorità inquirenti, dei magistrati, dei politici locali, degli intellettuali e dei rappresentanti di Libera: Giancarlo Caselli, Antonino Caponnetto, Antonio Fisichella, Giuseppe Cipriani, Enrico Fontana, Pia Blandano, don Luigi Ciotti.
Dal 1996, ogni anno in una città diversa, viene letto un elenco di circa mille nomi di vittime innocenti.
La lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, nello stesso giorno, alla stessa ora, unirà quest’anno Messina con tanti luoghi in tante regioni d’Italia e non solo: anche la Francia, il Belgio e la Germania aderiscono all’iniziativa.
Lo speciale di Radio 6 Teca si ascolta in streaming lunedì 21 marzo, e nei giorni a seguire in modalità on demand al link www.radio6teca.rai.it, oppure sulle radio digitali nelle zone già raggiunte dal segnale DAB+.
Infine Rai Movie trasmette alle 21.15 il film tv “Lea”, diretto da Marco Tullio Giordana e interpretato da Vanessa Scalera (Lea) e da Linda Caridi (Denise). Si ispira alla vera storia di Lea Garofalo, la donna che seppe opporsi allo strapotere delle mafie e per questo uccisa e il suo corpo fatto sparire, e di sua figlia Denise, minorenne all’epoca dei fatti, che testimoniò contro il padre, mandante dell’omicidio, che ora vive sotto scorta. Alle 23.00 andrà in onda il film sulla strage di Capaci, “L’Attentatuni – Il grande attentato” di Claudio Bonivento con Claudio Amendola, Veronica Pivetti, Massimo Popolizio e Tony Sperandeo. Inoltre, alle 13.15, è in programma la pellicola di Marco Risi “Fortapàsc”, che racconta la storia del giornalista del Mattino, Giancarlo Siani (Libero De Rienzo) ucciso all’età di 26 anni per le sue inchieste sui legami tra camorra e potere politico locale.